Lega Nord, processo durato vent’anni
«Ora i “secessionisti” vanno risarciti»

Il comasco Grammatica vince la causa contro il ministero della Giustizia «Violati i diritti umani»

C’è anche il comasco Luciano Grammatica nell’elenco degli ex imputati finiti sotto inchiesta nel giugno di vent’anni fa perché accusati di banda armata per aver fatto parte delle “camicie verdi” e che dovranno ora essere risarciti dal ministero di Grazia a Giustizia. Secondo i giudici della corte d’Appello di Brescia, infatti, questa odissea giudiziaria ha violato la convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Accolti i ricorsi presentati dai legali di 14 dei 33 ex imputati che hanno deciso di chiedere il risarcimento danni. I giudici della corte d’Appello di Brescia hanno riconosciuto per ciascuno dei ricorrenti una cifra di 7.360 euro a testa - più gli interessi legali - oltre a 1527 euro - sempre a testa - per le spese legali, per una cifra complessiva di 124.418 euro, soldi che lo Stato (salvo ricorsi) dovrà sborsare a titolo di equa riparazione per i quasi vent’anni trascorsi sotto inchiesta prima e sotto processo poi.

Un’odissea giudiziaria che ha vissuto passaggi al limite del credibile, come quando dopo 18 anni di attesa un errore procedurale ha costretto a ricominciare tutto da capo, salvo poi concludersi con l’assoluzione di tutti gli ex secessionisti.

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