Libeskind, niente soldi comunali
«Non si paga un dono ricevuto»

«La strada non è percorribile». Gisella Introzzi, una degli assessori comunali responsabili di decidere come spendere gli introiti della tassa di soggiorno, chiude alla possibilità che il Comune dia un contributo economico al monumento alla luce

«La strada non è percorribile». Gisella Introzzi, una degli assessori comunali responsabili di decidere come spendere gli introiti della tassa di soggiorno, chiude alla possibilità che il Comune dia un contributo economico al monumento alla luce di Daniel Libeskind.

Si tratta di un no perentorio alla strada ipotizzata dall’Associazione Albergatori che, con una lettera, ha chiesto all’amministrazione di attingere dalle risorse ottenute con l’introduzione della minitassa pagata dai turisti per ogni notte negli hotel cittadini.

«La strada non è percorribile - spiega l’assessore - il Comune non può versare una somma di denaro, piccola o grande che sia, per pagare un’opera di cui solo quattro mesi fa abbiamo formalmente accettato la donazione. Da parte mia e della giunta c’è del resto tutta la disponibilità a valutare con gli Amici di Como in quale modo è possibile contribuire al progetto».

Quanto alla tassa di soggiorno l’assessore sottolinea l’intesa sinora raggiunta con gli operatori: «Il percorso compiuto conforta la scelta a suo tempo assunta di introdurre la tassa - spiega - con gli operatori è stato definito un piano triennale per utilizzare nel modo più opportuno gli introiti registrati dal Comune». Risorse non esigue, solo o scorso anno i turisti hanno lasciato a Palazzo Cernezzi circa 700mila euro.

Il presidente degli Albergatori, Roberto Cassani, incassa il no del Comune e rilancia: «Il problema è di sostanza - dice - se c’è buona volontà il Comune può fare la sua parte in mille modi. Impossibile finanziare la costruzione del monumento? Non entro nel merito ma ci aspettiamo comunque un contributo importante per ciò che ruota intorno al progetto, penso alla festa per l’inaugurazione».

Daniele Brunati, portavoce degli Amici di Como, si tiene fuori dal dibattito sui fondi comunali. «Sono concentrato sull’obiettivo di partire con i lavori a fine ottobre» spiega precisando una volta di più che l’opera - oltre un milione di investimento - verrà realizzata totalmente da aziende locali.

«La nostra politica è sempre molto rigorosa su questo punto - dice Brunati - ogni euro speso deve restare sul territorio».

Il monumento di Daniel Libeskind verrà realizzato in fondo alla diga foranea (verrà chiusa al pubblica durante i lavori), in quello che i comaschi chiamano familiarmente il “tundel”. L’opera ricorderà le lettere “A” e “V”, iniziali di Alessandro Volta. Sarà alta circa 20 metri e avrà come caratteristica principale, ovviamente, la luce. Di notte la base del monumento verrà illuminata e lo stesso avverrà con una sorta di muro d’acqua, ben visibile anche di giorno. Un ideale punto intermedio tra il faro e il tempio voltiano. n

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