«Lidia amava i suoi figli
ed era intimorita da Dritan»

Parla la famiglia della donna uccisa a Mozzate. «Se n’era andata per difenderli da ritorsioni»

«Lidia amava profondamente i suoi figli e non li ha mai abbandonati». Così la famiglia di Lidia Nusdorfi a chi sostiene che la donna assassinata sabato scorso dall’ex convivente non si preoccupava dei figli. Anzi.

Anche a seguito delle recenti pubblicazioni, attraverso un comunicato de gli avvocati Giada Andriolo e Dario Trovato, precisa alcuni aspetti della vita e delle volontà di Lidia, soprattutto in relazione al ruolo di genitore e alla tutela dei minori coinvolti.

«Lidia - scrivono i legali - si era trasferita dalla nonna materna per tentare di ricostruire una vita migliore e più serena per sé e per i suoi figli, stante il passato altamente conflittuale tra lei e il compagno Dritan Demiraj».

«Lidia - continuano i due avvocati - si è trasferita in Lombardia inizialmente da sola, proprio al fine di proteggere i bambini da eventuali ritorsioni. Era intimorita e tormentata dall’ossessione del Demiraj e dal legame disperante che lo univa a lei. I familiari di Lidia, oggi, continueranno a combattere per i suoi figli e per tutte le donne vittime di violenza».n

© RIPRODUZIONE RISERVATA