Lungolago, la Regione:
Como dorme, sveglia

L’assessore Beccalossi: «Sveglia, noi abbiamo mantenuto i patti, l’amministrazione chiede proroghe»

Ultimatum al 30 aprile: «Se non ci arriva tutto il progetto, Como rischia di perdere il nostro aiuto»

Como

Il Pirellone dà la sveglia a Palazzo Cernezzi sul progetto delle paratie che ancora non è stato consegnato a Milano. «Wake up» per usare le parole esatte dell’assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi. A fine gennaio il presidente della Regione Roberto Maroni si era impegnato da dare il via libera definitivo al progetto del lungolago entro il 30 aprile. Ma, come detto, i documenti non sono ancora fisicamente sui tavoli del Pirellone, che li approverà ovviamente solo dopo averli visionati.

«Il Comune - dice l’assessore regionale al Territorio - si era impegnato a consegnare tutto a fine dicembre, poi ci hanno chiesto una proroga a marzo, poi ancora ad aprile. Adesso mi auguro che il Comune sia in grado di rispettare il termine». E la Regione il progetto lo guarderà attentamente: «A fronte di molte risorse in più che noi mettiamo, chiediamo al Comune di spiegarci per fare cosa, come è giusto e normale che sia». Nei giorni scorsi l’assessore ha anche bussato a Palazzo Cernezzi: «Ho preso carta e penna e ho scritto al sindaco di Como per chiedere garanzie sul rispetto del termine e mi ha detto che dovrebbero farcela. Mi auguro che quel “dovrebbero” diventi un “ce la facciamo”. Detto questo, wake up (sveglia, ndr)».

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