Magreglio, il crocifisso
torna sui muri del municipio

Il prefetto Corda: legittimo esporlo in aula

La minoranza accetta il parere

Il crocifisso nella sala consiliare del Comune è salvo. Il prefetto, Bruno Corda, ha stabilito che è legittimo esporre il simbolo della religione cristiana nell’aula dove si riunisce il consiglio comunale, rispondendo alle perplessità e alle richieste di legittimità sollevate dalla minoranza in una lettera al prefetto alla fine di luglio.

La vicenda arriva a pochi giorni dalla raccolta firme a Montorfano per riavere in Municipio il crocifisso: in totale a Montorfano hanno firmato 502 residenti, sostenendo l’iniziativa del montorfanese Girolamo Bucci, zio di Davide Bucci, il bambino investito da un’automobile il 26 dicembre 1981 e deceduto il 30 dicembre seguente a soli 10 anni: l’uomo regalerà tre crocifissi al Comune il prossimo 29 dicembre, giorno di San Davide. Il commissario prefettizio, Corrado Conforto Galli, attualmente alla guida di Montorfano, ha aperto alle richieste dei firmatari. Anche il prefetto si muove sulla stessa linea e ricorda nella missiva che nel 2006 era stato respinto il ricorso di una cittadina finalese, che voleva la rimozione del crocifisso dalla scuola del proprio figlio. «Sul punto si è pronunciata in termini definitivi nel 2011 la Grande Corte europea dei diritti dell’uomo – scrive il prefetto – ritenendo pienamente legittima l’esposizione del crocifisso».

La minoranza accetta le parole del prefetto e la sua ricostruzione giurisprudenziale.

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