Mariano, «Niente da pagare»
Poi gli staccano il gas per 22 euro

«Senz’acqua calda e riscaldamento tre giorni»: un residente di via Puglie presenta denuncia in Procura . Enel Energia: rammarico per l’accaduto. Problema risolto

Tre giorni senza acqua calda e riscaldamento per un contenzioso con Enel Energia legato a una bolletta di sette anni fa. Al primo piano di una moderna palazzina nata al civico 8 di via Puglie a Perticato, un utentesi è ritrovato a metà gennaio a dover fare i conti con pasti frugali e una stufetta mobile per mantenere il calore in appartamento a causa della mancanza del contatore. Tolto dagli addetti dell’azienda nazionale mentre padre, mamma e figlia erano impegnati a lavoro e a scuola.

«A dicembre del 2016 ricevo una diffida con l’invito ad adempiere al pagamento di quanto ancora dovuto alla società. Subito mi sono insospettito in quanto le bollette sono domiciliate in banca che le paga in automatico e regolarmente, come ho letto scritto in tutte le fatture disponibili».

«L’origine del contenzioso è in una bolletta datata novembre 2010 dove in grassetto c’è scritto “Attenzione: non c’è niente da pagare” seguita dall’importo segnato come meno 22,99 euro - spiega -. Non è stata addebitata sul conto corrente».

L’azienda chiarisce la propria posizione in una nota: «In relazione alla vicenda segnalata, Enel Energia desidera esprimere il proprio rammarico per quanto accaduto. La Società del Gruppo Enel sta provvedendo a contattare il cliente al fine di chiarire la problematica che è stata origine del distacco - si legge -. Dalle verifiche effettuate, è emerso che il distacco è stato causato dal mancato pagamento di un residuo di una fattura contenente il deposito cauzionale. Enel Energia precisa che in data 12 gennaio la fornitura è stata riallacciata e comunica che non sarà addebitata alcuna spesa per il distacco e il riallaccio dell’utenza».

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