Maxiantenna a Mariano
Residenti pronti alla battaglia legale

Il sindaco sottolinea la regolarità dell’impianto di via Isonzo: «Ma non l’ho autorizzato io». Intanto crescono le adesioni al comitato di cittadini che vuole rivolgersi ad un legale

Stanno valutando se presentare o meno ricorso al posizionamento dell’antenna dietro le loro case. Sono determinati, i cittadini di via Isonzo. Prima gli striscioni. Poi la creazione di un comitato.

E, adesso, attraverso l’interessamento di un legale, anche la possibilità, tutta da capire, di opporsi nel caso al traliccio nelle aule dei Tribunali.

È questo quanto emerge all’indomani dell’incontro avuto dal sindaco Giovanni Marchisio con alcuni residenti di via Isonzo. Il ripetitore della Vodafone, i cui lavori per il posizionamento sono stati avviati su un terreno privato, è alto 28 metri. Barbara Colzani, portavoce del neonato comitato, riferisce i termini del confronto di due ore e mezza che, giovedì pomeriggio, ha visto allo stesso tavolo il sindaco e alcuni cittadini.

«Il sindaco - dice la Colzani - ha mostrato tutti gli atti. Sembrerebbe che sia tutto a posto, da un punto di vista formale. Ma un avvocato di Mariano, presente all’incontro, ha visionato i documenti per capire se tutto fosse in regola oppure no».

«Dovrebbe esserci la richiesta di altre carte: su questo, il Comune avrebbe trenta giorni di tempo per rispondere. Al termine di tutte le valutazioni, si valuterà anche se presentare o meno ricorso contro l’antenna».

Con uno sguardo al passato, il primo cittadino ha sottolineato come l’iter fosse stato avviato dalla precedente amministrazione. «Il sindaco, comunque disponibile nei confronti dei presenti, ha detto che la procedura per questa vicenda era già partita prima del suo insediamento - prosegue la Colzani - ha ricordato come comunque i lavori siano fermi».

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