Mense scolastiche a Cantù
Il Comune aiuta i poveri

Ci sono sette fasce di reddito e controlli costanti

Si unisce la solidarietà alla lotta ai furbetti

Pagare meno, così che possano pagare tutti. Scelta politica che pesa sulle casse del Comune ma che ha come risultato l’assenza di morosità in un servizio come quello che della refezione scolastica che altrove crea non pochi problemi.

Al punto da aver generato episodi finiti alla ribalta delle cronache, in quei Comuni dove per rivalersi sui genitori morosi si lasciano i piccoli senza dolce, se va bene, o senza pranzo del tutto.

A Cantù invece la morosità sul versante della ristorazione scolastica, al momento, resta una sconosciuta o quasi, visto che l’anno passato , a fronte di un servizio dal costo di circa 900mila euro annui, non si registravano debiti importanti.

Il servizio

E i primi sei mesi del 2014, con qualcosa come 123mila pasti serviti tra scuola materne, primarie e la media Anzani, confermano questa tendenza. Il merito, secondo l’assessore all’Istruzione Francesco Pavesi, va da una parte al fatto che si siano individuate molte fasce di pagamento. Comprese le esenzioni totali indicate dai Servizi sociali.

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