Migranti al lavoro anche all'Aprica
«Così potranno integrarsi meglio»

Tre ore al giorno di impegno volontario per la pulizia delle strade, dei sentieri e opere di piccola manutenzione

Dopo le 800 firme raccolte fra la popolazione per chiedere la riduzione del numero di migranti ad Aprica, si sta sviluppando – finalmente – una forma di collaborazione fra Comune di Aprica ed uno dei due gestori delle strutture di accoglienza dei profughi, tramite prefettura e cooperativa sociale.

È stata siglato solo da qualche giorno il protocollo d’intesa per le attività di volontariato che i migranti inizieranno al più presto con turni di tre ore al giorno (dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 16), dal lunedì al venerdì.

«Dopo l’assemblea pubblica non mi sono dimenticata che 800 aprichesi, quindi direi la totalità della cittadinanza, mi ha dato mandato per trovare una soluzione - afferma il sindaco, Carla Cioccarelli -. Da mesi sono “ospite” quasi fissa in prefettura. Il prefetto aveva garantito una riduzione costante dei profughi e, soprattutto, che altri non ne sarebbero arrivati e questo è stato mantenuto. Oggi sono una cinquantina le persone accolte per le quali occorre una forma di integrazione. Un accordo è stato trovato con Paolo Cioccarelli, che accoglie nelle case Negri 25-30 ragazzi».

Cosa concretamente faranno i migranti provenienti per lo più dai Paesi del nord e del centro Africa e dai Paesi del Mediterraneo orientale? Dieci i progetti di intervento indicati.

I progetti di intervento

Potranno occuparsi di tinteggiature di recinzioni, fioriere, panchine e giochi, della pulizia giornaliera di carte, mozziconi, deiezioni di animali lungo le strade e le piazze; del taglio della vegetazione e opere di ripristino di cunette e strade; della manutenzione delle fioriere con bagnatura ed esportazione delle erbacce; di piccoli lavori di muratura, della sistemazione dei sentieri, della pulizia dei canali di gronda e della coltivazione di orti.

Infine i ragazzi potranno fornire assistenza alle manifestazioni di carattere turistico nell’allestire le strutture, caricare e scaricare sedie o tavoli , montare e smontare le attrezzature. La copertura assicurativa sarà a cura del gestore del Centro di accoglienza straordinaria, che dovrà anche controllare l’effettiva presenza in servizio dei migranti nello svolgimento delle mansioni assegnate.

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