Moschea, la sfida della Lega Nord: «Il referendum lo facciamo noi»

Il deputato Nicola Molteni annuncia la costituzione di un apposito Comitato. «La consultazione del sindaco non ci interessa, raccoglieremo le tremila firme»

I canturini volevano un palazzetto dello sport per il 2015, e invece avranno la moschea.

Ma la Lega non ci sta, e visto che l’amministrazione non mantiene l’impegno a promuovere un referendum, «perché hanno paura del risultato», lo faranno loro. Un voto popolare il cui esito sarà vincolante, che si potrebbe tenere presumibilmente a maggio, e fino ad allora il Carroccio chiede che il progetto sia bloccato, in attesa del responso della città.

È il sindaco Claudio Bizzozero ad annunciare che a breve ne lancerà una lui, di consultazione – nonostante la sua maggioranza sia contraria – per mantenere la promessa fatta ai canturini in campagna elettorale.

«Questa consultazione senza valore non ci interessa, è una pagliacciata – replica Nicola Molteni – e l’avrebbe comunque dovuta organizzare tempo fa, prima di modificare il Pgt permettendo di aprire la moschea. Visto che non siamo stati ascoltati sinora, ricorriamo all’ultima possibilità che ci resta, il referendum. Un referendum vero, e dato che la maggioranza non lo promuove, lo faremo noi». Non un annuncio ma una concreta prospettiva. «Stiamo costituendo il comitato promotore – prosegue – che deve essere composto da 30 a 50 persone, poi depositeremo il quesito che dovrà venire vagliato dall’apposita commissione. Quindi, da regolamento, avremo 90 giorni per raccogliere le 3mila firme necessarie. Conto che per maggio si potrà svolgere».

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