Muggiò, la piscina rischia di chiudere
Il sindaco: «Accordo possibile»

Il gestore ha annunciato che la struttura di Muggiò chiuderà sine die

Il 30 giugno scadrà il contratto tra il Comune di Como e la Federazione italiana nuoto, che gestisce la piscina di Muggiò. La struttura, del 1978, ha bisogno di una serie di interventi di sicurezza, pena l’impossibilità di utilizzarla. Il sindaco Mario Lucini si dice ottimista sulla possibilità di trovare un nuovo accordo con la Fin scongiurando la chiusura della piscina, che si andrebbe ad aggiungere a quella del palazzetto, avvenuta un anno e mezzo fa. «Stiamo lavorando da mesi - dice il primo cittadino - con la Fin per cercare di arrivare a un accordo per la gestione. Sono stati fatti diversi incontri e venerdì ne abbiamo in programma uno definitivo. Confidiamo di arrivare a un accordo in modo che si possa prorogare la gestione alla Fin. Sono ottimista che si troverà una soluzione che passa anche da una serie di interventi che dovranno essere eseguiti all’interno della struttura». Nell’impianto di Muggiò si allenano ogni giorno circa 500 persone.

Obiettivo è quello di evitare di dover mettere i lucchetti all’impianto. «Serve trovare un accordo - dice Danilo Vucenovich, presidente della federazione nuoto - sulle competenze dei lavori da eseguire perché la piscina sia completamente a norma. Ci sono interventi in capo al gestore e altri al proprietario». Al momento, però, nessuno quantifica esattamente il costo degli interventi necessari per mettere in sicurezza la struttura. «Abbiamo fatto a nostre spese un progetto - prosegue il presidente - ma non siamo ancora a un computo metrico definitivo. Ad ogni modo credo che riusciremo a trovare una soluzione, siamo sempre andati d’accordo con il Comune. Quello che è certo è che noi non possiamo sostenere economicamente la presenza quotidiana del servizio compensativo. Sono emersi problemi dovuti al fatto che l’impianto è del 1978, mentre il primo certificato è del 1981».

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