Multe ai negozi, 40 verbali da rivedere
Erba fa più chiarezza sulle regole

Dall’incontro Comune-negozianti è arrivata un’intesa sulle norme per la pubblicità. Delle 80 sanzioni fatte dalla nuova società di controllo la metà erano per esercenti recidivi

Quaranta multe ricevute dai negozianti erbesi verranno riesaminate una per una; gli esercenti riceveranno inoltre un vademecum con le norme da rispettare per evitare altre brutte sorprese.

Sono questi i risultati della riunione che si è tenuta ieri mattina in municipio: un lungo incontro per fare chiarezza sulle tante sanzioni ricevute nei giorni scorsi dai commercianti, ai quali è stata contestata l’omessa dichiarazione di impianti pubblicitari.

La riunione è stata convocata dal sindaco Marcella Tili. All’incontro hanno partecipato rappresentanti della San Marco Spa di Lecco, la società che gestisce le affissioni pubblicitarie per conto di Palazzo Majnoni e che ha inviato le multe, l’assessore Angelo Cairoli e i referenti erbesi di Confcommercio Como.

«Per quanto ci riguarda - dice Michele Riva di Confcommercio - abbiamo portato al tavolo le nostre preoccupazioni e abbiamo ottenuto risultati importanti. Primo: è evidente che c’è stato un problema di comunicazione, il Comune ha avvertito a luglio tramite il suo sito che sarebbero stati fatti dei controlli ma questa informazione non è arrivata a tutti». Il problema, del resto, è che molti negozianti neanche immaginavano di dover pagare come pubblicità fotografie esposte in vetrina piuttosto che un menu del giorno posato all’esterno del bar.

«Il Comune - spiega Riva - si è impegnato a inviare a tutti i commercianti un vademecum con estratti delle norme statali e dei regolamenti che regolano la pubblicità, per evitare altri problemi di questo genere in futuro. Il secondo risultato, il più importante, è che gran parte delle multe verranno riesaminate da parte della San Marco Spa, che contatterà i commercianti per un confronto diretto».

Le multe, fa il punto l’assessore al commercio Cairoli, sono state complessivamente ottanta. «Su ottanta negozianti - dice - la metà avevano già ricevuto sanzioni lo scorso anno, quindi quelli che effettivamente potevano non conoscere il regolamento sono quaranta. Questi quaranta casi verranno esaminati uno per uno».

Altri dettagli sul giornale in edicola mercoledì 19 ottobre.

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