Musica, nostalgia per il vinile
Cosa è rimasto a Como

Settima edizione per il Record store day. Nei negozi in città rispunta il vecchio ellepì

Negli ultimi anni sono diminuiti i punti vendita, eppure i marchi storici reggono

Como

Settima edizione per il “Record store day”, la giornata celebrativa per i negozi di dischi, nata dall’idea di un intraprendente commesso statunitense e immediatamente allargatasi a macchia d’olio in tutto il mondo perché la crisi del supporto fonografico c’è ed è globale. E a rimetterci sono soprattutto i “piccoli”, i negozi che non appartengono a catene, nati principalmente per passione e oggi esposti ai mutamenti imposti dai gusti di un pubblico che pare sempre più orientato al digitale.

Eppure c’è un ritorno al vinile che deve fare riflettere. La situazione comasca è ben nota. In centro sono rimasti i due negozi di Frigerio, in via Garibaldi e via Luini: quest’ultimo recentemente ha rivisto la sua politica commerciale puntando maggiormente sui capi d’abbigliamento eliminando i dischi dalla vetrina. Definitivamente?

Anche Renata Music di via Collegio dei dottori (un tempo era all’interno del glorioso Mantovani) ha diversificato: punto di riferimento per i bliglietti dei concerti, vende anche capi di vestiario molto particolari senza rinunciare ai cd.

Vertigo si è trasferito da via Lambertenghi a via Borsieri, ma il look da negozio di culto non è cambiato: dominano metal e punk, ma non solo, con un occhio di riguardo al vinile. Ed ecco che si ritorna a lui, il caro vecchio padellone, l’ellepi. Il

vinile, che sarà anche meno resistente, ma garantisce una fedeltà d’ascolto sicuramente non inferiore, e pure quell’aspetto rétro che affascina le nuove generazioni. Non a caso per il “Record store day” le pubblicazioni speciali riguardano soprattutto il vinile, 33 e 45 giri.

© RIPRODUZIONE RISERVATA