«Non era necessario
spendere quel milione»

Tavernerio, sotto accusa i lavori di ampliamento al Don Milani. Di Gregorio: «Io ero per un’opera più contenuta ma fu l’assessore Redenti a volerla fortemente»

«L’ampliamento della scuola non serviva: lo denunciai già nel 2008 con le mie dimissioni».

Dopo l’ennesima polemica sulla nuova ala dell’istituto comprensivo Don Milani per le infiltrazioni di acqua, costata un milione di euro e consegnata nel 2012, piovono come un macigno le parole di Domenico Di Gregorio, attuale professore di Arte nell’istituto ed ex assessore all’Istruzione.

«All’epoca, me ne andai dall’amministrazione comunale perché ritenevo che non avesse senso spendere tutti quei soldi senza una reale necessità: io mi battevo per un’opera molto più contenuta e funzionale» spiega il docente. E prosegue così: «Ma Gianvittorio Redenti, ora vicesindaco e all’epoca assessore ai Lavori pubblici, la volle fortemente».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 21 ottobre 2014

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