Nuove luci, mancano i soldi
Telecamere, spente 18 su 56

Le risposte degli assessori in consiglio comunale alle domande poste dalle minoranze riservano molte sorprese

Como

«Al momento in centro storico abbiamo 65 telecamere, di cui 18 non funzionano. A settembre è in programma un intervento». È solo una delle novità emerse nell’aula di Palazzo Cernezzi durante la seconda serata dedicata al bilancio di previsione. Le parole in questo caso sono dell’assessore Paolo Frisoni, ma anche i suoi colleghi - nel rispondere ai quesiti posti dai consiglieri d’opposizione - hanno toccato punti significativi. L’assessore alle Reti Daniela Gerosa, per esempio, ha ammesso che è in ritardo la procedure per riscattare gli impianti di illuminazione pubblica, oggi in gran parte proprietà di Enel: «Gli uffici che avrebbero dovuto occuparsi anche dell’illuminazione pubblica sono stati impegnati a seguire la gara “gas”, visto che la legge ci impone di essere stazione appaltante per 44 Comuni della nostra provincia». La stessa Gerosa ha parlato del cantiere al mercato coperto: «Lavori terminati, al centro si faranno eventi mentre negli spazi ai lati sono previste i negozi». E Frisoni (delega al Commercio) ha aggiunto: «Entro fine settimana pubblicheremo un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse, in vista del bando che servirà per assegnare gli spazi».

Brutte notizie dall’assessore Marcello Iantorno (Patrimonio) sulla vendita degli immobili comunali: «Nel 2014 abbiamo incassato 640mila euro su 5,6 milioni indicati a bilancio. Quest’anno contiamo di incassare un milione e mezzo sui 3,5 riportati ma per ora è stato venduto solo un appartamento per 85mila euro. Abbiamo fatto diverse aste per negozi in via Milano, tutte deserte». Interessanti il passaggio sulle cause del Comune, nell’intervento del sindaco Mario Lucini: «Nel 2014 ne abbiamo vinte 59 e perse 19, quest’anno ne abbiamo 15 attive». Quanto alle paratie: «La secretazione temporanea degli atti, fino alla chiusura dell’istruttoria, non mi sembra una cosa strana e non mi sembra difficilissimo da capire che non dipende esclusivamente da noi».

Molti i dati emersi in aula. Quelli legati alla società Csu, riferiti dall’assessore Savina Marelli: 460mila euro di entrate dagli autosili, 2 milioni e 650mila euro dai parcheggi blu, 20mila dalla gestione dei porti e 135mila dall’illuminazione votiva, mentre la gestione degli impianti sportivi fa segnare un passivo di 972mila euro. Ma anche i numeri sul costo dei nidi (assessore Silvia Magni): l’anno scorso spesi 4 milioni e 926mila euro a fronte di entrate per 1 milione e 140mila euro.

Infine un dato preoccupante: il 13% dei residenti non è servito dalla rete fognaria. «Faremo 10 chilometri nuovi e sistemeremo l’esistente - ha detto Gerosa - aumentando del 3% gli abitanti serviti»

© RIPRODUZIONE RISERVATA