Orticolario, boom dei giardini
Inserto in regalo ai lettori

Comaschi pazzi per il verde che ha vestito quattro luoghi simboli di Como e la riva di Cernobbio. Grande attesa per la manifestazione dedicata al giardinaggio (dal 3 al 5 ottobre a Villa Erba) e giovedì 2 ottobre inserto di 40 pagine a colori in regalo ai lettori de “La Provincia”

Tutti pazzi per il verde urbano. I comaschi stanno sensibilmente apprezzando le installazioni temporanee di “Giardini oltre i confini” tanto che qualcuno vorrebbe tenerle in città ben oltre il termine di Orticolario, in programma durante il prossimo weekend.

Qualcuno addirittura le vorrebbe a tempo indeterminato: «Ma perché non ci lasciano questi invece della statua?» chiedevano ieri mattina un terzetto di pensionate mentre si godevano il fronte lago dal basculante di Villa Olmo. Ognuno dei cinque architetti paesaggisti selezionati dagli organizzatori di Orticolario da lunedì ha cominciato ad allestire il proprio progetto in uno degli spazi urbani assegnati: Palazzo Cernezzi, piazza Grimoldi, piazza Cavour, Villa Olmo e piazza Risorgimento a Cernobbio.

Venerdì mattina erano tutti completi, nel primo pomeriggio sono stati inaugurati, durante la giornata e poi ancora ieri il risultato è stato sorprendente. Appena vedono quelle aree i bambini ci corrono dentro. I grandi, affascinati e sorpresi, sfoderano i telefonini per fotografarle, poi passano a toccano le piante, si siedono, si crogiolano nel bello guardando la città da una prospettiva diversa. Nei cinque paesaggi delle meraviglie ricreati in pieno centro tutto sembra più a misura d’uomo e i loro autori assicurano che è anche a misura d’albero, confermando che l’improbabile corrispondenza con le nuove tecniche è diventata possibile: «Gli alberi possono stare anche in città con le giuste misure e le giuste soluzioni», ha spiegato Valerio Cozzi, che con “Un sogno verde” ha portato querce, acace, pioppi alti fino a otto metri in piazza Cavour. All’ombra delle piante i suoi nove “cubotti” di Wpc, materiale riciclato che deriva dal legno, da due giorni stanno facendo il pieno di “utenti”. Li usano per sostare, per fare una pausa pranzo, per bere qualcosa. In piazza Grimoldi poi gli adulti si fanno qualche problema in più ma alla fine cedono a sdraiarsi sul prato verde e sulla chaise-longue in acciaio Corten (una nota: meglio fare attenzione se si indossano pantaloni chiari), mentre i più piccoli si fanno ben pochi problemi. «Ogni tanto li riprendo perché esagerano - racconta Glauco Pertoldi, ideatore di “oxINOXONIxo” - ma sono contento per come lo vivono. Saltano nella ghiaia, entrano nell’acqua anche se non dovrebbero. L’importante è che non si facciano male, per il resto li lascio fare. Ieri il prato era pieno di adulti sdraiati».

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