Per i Bindun 35 anni di solidarietà
La maglia di Nadal per il compleanno

Rodero, aperta la nuova stagione del gruppo sportivo

La sera è così tersa che dal colle di San Maffeo si vede Milano. Ci sono la luna piena e un cielo pieno di stelle, ma soprattutto c’è una moltitudine di persone piene di impegno e di speranza, simboleggiate dai doni portati all’altare all’Offertorio, con il pane e il vino: la maglia del campione di tennis Rafael Nadal, la maglia del team Gresini del Moto Gp Aprilia, la maglia di Miro Panizza, le proprie divise, un caschetto da ciclista, un pallone da calcio ed uno da basket, firmati dagli atleti.

È questo scenario che incornicia i 35 anni dei Bindun, il gruppo dal nome un po’ scanzonato che ha disseminato il territorio di bene e si appresta allo stesso modo a dare la parola al futuro.

Lo dice il presidente, Romano Parnigoni, prima della Messa nella chiesa di Santa Maria degli Angeli che non riesce a contenere tutti: «Inizia il nostro 35esimo anno di impegno sociale – scandisce – Sia per noi ulteriore forza per migliorare ciò che tutti noi offriamo alle persone in difficoltà, per vivere la solidarietà come un dono e non come un peso, le responsabilità come occasione di crescita personale e familiare e non come un fardello».

Lo ascoltano i suoi amici, miti dello sport e dell’umanità: Beppe Bergomi e Beppe Baresi, vicepresidenti; Piero Bosaglia, Silvano Fontolan, Nazzareno Canuti, Alessandro Scanziani, Paolo Monelli e Carlo Muraro, Ciccio Della Fiori ed Umberto Cappelletti, Carlo Recalcati, Stefano Allocchio, direttore del Giro d’Italia, Fabio Corti, il comico di Zelig, Simone Barbato, per citarne alcuni.

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