Premio Manzoni
Scelti i tre finalisti
del romanzo storico

EventoLa giuria ha annunciato la terna dei libri in lizza

I titoli: “ L’eco di uno sparo” di Zamboni, “Il tempo migliore della nostra vita” di Scurati e “1960” di Colombati

I tre romanzi che si contenderanno il Premio al romanzo storico 2015, nell’ambito del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni-Città di Lecco, sono “1960” di Leonardo Colombati (Mondadori), “L’eco di uno sparo” di Massimo Zamboni (Einaudi) e “Il tempo migliore della nostra vita” di Antonio Scurati (Bompiani).

La decisione

La decisione della giuria letteraria è stata comunicata ieri, durante una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Falck, a cui hanno partecipato Giuseppe Ciresa, presidente di Confcommercio Lecco, il sindaco Virginio Brivio, Simona Piazza, assessore alla cultura, Eugenio Milani, presidente dell’Associazione 50&Più, Vittorio Colombo, coordinatore del premio, Stefano Motta e Gian Luigi Daccò, membri della giuria. L’undicesima edizione del Premio Manzoni, organizzato dall’Associazione 50&Più di Confcommercio Lecco, conferma così il nuovo corso che la manifestazione ha voluto darsi. Quest’anno le novità sono tantissime, a partire appunto dalla scelta del vincitore assoluto del premio al romanzo storico, che sarà fatta da una giuria popolare composta da 50 lettori.

I componenti della giuria popolare sono stati individuati grazie alla collaborazione delle librerie Cattaneo, Ibs, Libreria Volante, Parole nel Tempo di Lecco, Perego Libri di Barzanò e La Torre di Merate. La premiazione si svolgerà domenica 8 novembre 2015 al Teatro della Società di Lecco. Ma le novità del premio Manzoni 2015 non si fermano qui. E’ molto cambiata anche la giuria dei letterati, che è composta dal presidente Ermanno Paccagnini, docente universitario e critico letterario, Alberto Cadioli, docente universitario e saggista, Gian Luigi Daccò, già direttore dei Musei civici di Lecco, Gianmarco Gaspari, docente universitario e direttore della rivista “Annali manzoniani”, Luigi Mascheroni, giornalista e docente universitario, Stefano Motta, docente del Collegio Villoresi San Giuseppe di Monza, saggista e romanziere, Mauro Novelli, docente universitario e vice presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani di Milano, Giovanna Rosa, docente universitaria. Sono loro che hanno scelto le tre opere che, come i lettori potranno constatare, non seguono l’idea convenzionale legata al romanzo storico.

Novità

«Può darsi che chi è affezionato a una certa idea retrò di romanzo storico cappa e spada – si legge in una nota della giuria - storca il naso di fronte ai tre romanzi selezionati per l’edizione 2015. Perché, per una coincidenza non stabilita a priori, tutti e tre raccontano di un’epoca non così lontana da noi ma lontanissima dalle ambientazioni che convenzionalmente si associano all’idea di “romanzo storico”. A meno che, a ben vedere, non si consideri l’intera produzione di Manzoni, e si recuperi alla lettura quel capolavoro teso e spesso incompreso che è la Colonna Infame. Allora si apprezzeranno ancor più il rigore documentario dei titoli scelti».

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