«Puliamo le statue di Villa Olmo»
Il via libera dopo sei mesi

Si è sbloccato il restauro regalato alla città da Accademia Galli e Soroptimist. Mille lungaggini burocratiche, poi il via libera. Quest’estate studenti al lavoro

Como

Ci sono voluti sei mesi di tira e molla, ieri forse sono maturati i presupposti per il via libera. Del resto sarebbe stato un vero e proprio patatrac se il Comune avesse rinunciato all’offerta di due soggetti privati - il Soroptimist e l’Accademia Galli - disponibili a farsi carico del restauro e delle statue dei giardini di Villa Olmo (20mila euro circa di spesa).

L’intervento dovrebbe concretizzarsi nell’arco di quest’estate, sarà un cantiere didattico per gli studenti iscritti al corso di restauro della Galli. La vicenda si è sbloccata ieri nel tardo pomeriggio, proprio poche dopo che tutto sembrava sul punto di naufragare per una presunta difficile coabitazione dei lavori con la grande mostra. «Forse all’inizio c’è stato un fraintendimento - dice Salvatore Amura, presidente dell’Accademia Galli - a noi preme chiarire che il nostro cantiere non ostacolerà in alcun modo la mostra, anzi integrerà nel suo piccolo l’offerta culturale».

L’idea in fondo, è quella di dare un elemento in più ai visitatori di “Ritratti di città”. «Il coordinatore Clemente Tajana, la direttrice Alessandra Collina e le docenti Gisella Bianchi e Federica Colombani coordineranno una decina di ragazzi al terzo anno della laurea magistrale in restauro che concorreranno alle operazioni - spiega nel dettaglio Amura - e al contempo insieme agli studenti di arti visive che stanno già accompagnando i visitatori alla mostra nella villa saranno a disposizione per illustrare il tipo di recupero adottato e nelle diverse fasi».

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