Rosa-Olindo, isolamento finito
E lui inventa la dama a tre

Concluso il periodo della pena accessoria all’ergastolo. Rispondono alle lettere, lavorano nell’orto e in sartoria, coltivano nuove idee. E gli avvocati insistono per la revisione del processo

E’ finito l’isolamento diurno per Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati in via definitiva per la strage di Erba dell’undici dicembre 2006i. Per i coniugi Romano, in carcere dal gennaio del 2007, prima rei confessi della mattanza ma che poi ritrattarono la confessione proclamandosi innocenti, hanno concluso quei tre anni di isolamento diurno che era stato inflitto loro con l’ergastolo, confermato in Cassazione. Olindo, nell’istituto milanese di Opera lavora nell’orto e risponde alle numerose lettere che gli giungono da persone che chiedono di lui e della moglie. L’ex netturbino, fino a qualche tempo fa stava anche lavorando a una sua idea per la realizzazione di una scacchiera del gioco della dama ma a tre partecipanti, della quale aveva realizzato anche alcuni disegni.

Rosa Bazzi, invece, nel carcere di Bollate alterna vari lavori: dalla sartoria alla bulloneria. Ormai da tempo si vedono tre volte al mese per due ore. I loro legali, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, stanno lavorando alla richiesta di revisione del processo. Stanno rileggendo tutte le carte per individuare quegli elementi nuovi e terranno conto anche delle dichiarazioni fatte negli scorsi mesi da Azouz Marzouk, tunisino, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle vittime della strage. Marzouk aveva sostanzialmente parlato di un errore giudiziario.

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