San Fermo e Cavallasca
La fusione a maggio 2016

Tempi burocratici scaduti ma la Regione può concedere la deroga: si punta alla primavera del 2016. Ora l’unico ostacolo ancora da superare sarebbe quello del referendum tra i cittadini dei due Comuni

Tutti d’accordo dal punto di vista delle forze politiche in campo: nessuno ha mai obiettato alla bontà della fusione tra i Comuni di San Fermo e Cavallasca. È vero che la discussione è sempre avvenuta su fronti diversi e mai attraverso un incontro tra tutti i gruppi consiliari dei due paesi, ma sia i gruppi di minoranza di Cavallasca, sia quelli di San Fermo vedono la fusione come cosa buona e giusta e hanno espresso per via informale il proprio assenso.

Ma la strada che porta alla fusione deve fare i conti con due aspetti fondamentali. Il primo è il parere dei cittadini e a tal proposito le due amministrazioni vorrebbero organizzare a breve degli incontri pubblici per spiegarne le ragioni e le opportunità della fusione.

Il secondo è l’effettiva possibilità tecnica che la Regione recepisca la delibera consiliare dei due Comuni con la quale si chiede di dare inizio alla fusione, in modo da poter far nascere il nuovo paese entro il prossimo maggio.

A tal proposito c’è un particolare non trascurabile: la delibera infatti avrebbe dovuto arrivare in Regione entro il primo marzo scorso.

«Le due amministrazioni hanno intenzione di procedere e lo hanno comunicato al presidente Roberto Maroni in occasione dell’inaugurazione della Pedemontana – dice Alessandro Fermi, sottosegretario in Regione – il quale mi ha incaricato di seguire il caso perché è vero che l’iter standard prevede tempistiche ormai decorse, ma forse è possibile trovare una strada che possa approdare alle prossime elezioni amministrative di maggio, quando dovrà già rinnovarsi il Consiglio comunale per San Fermo».

Per poi aggiungere: «A seguito di un incontro con le due giunte e rispettivi sindaci, svoltosi questa settimana, verificherò con i tecnici in Regione quale strada poter percorrere. Alla luce della risposta tecnica si valuterà il dà farsi, tutto prima che finisca luglio».

Sulla questione è stato interpellato anche il consigliere ragionale comasco Luca Gaffuri: anche secondo lui ci sono buone speranze che l’iter della fusione possa partire di fatto.

«Avremo la riunione del Consiglio Regionale tra il 27 e 28 luglio e si discuterò di assestamento di bilancio che interviene toccando anche la legge sulle fusioni».

«L’ipotesi - conclude Gaffuri -è la proroga per alcuni soggetti, tra i quali anche San Fermo e Cavallasca, ma non solo:, questa possibilità riguarderebbe anche altri paesi». 

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