Scritte sul Monumento ai Caduti, l’assessore boccia la recinzione

Gerosa: «Soluzione radicale e non risolverebbe il problema»

Altre nuove scritte sul Monumento ai Caduti in riva al lago. E torna alla ribalta il tormentone recinzione sì recinzione no.

L’assessore ai Lavori pubblici Daniela Gerosa, architetto, si dice contraria. Chiarisce che si tratta di «una decisione che, eventualmente, dovrà essere presa in modo collegiale», ma spiega che «si tratterebbe di un intervento radicale e irreversibile» e che, proprio per questo «prima è necessario mettere in atto tutte le possibilità alternative».

Senza contare, sempre secondo l’assessore che «il fenomeno del vandalismo è complesso e, per essere risolto, richiede interventi su più fronti e comprende da un lato l’aspetto del pulire, ma anche l’educazione civica e su questo Per Como pulita sta facendo un grande lavoro, la punizione dei colpevoli, l’utilizzo di metodi di indagine (ad esempio telecamere, ndr)» e dice che «anche una recinzione, da sola, non servirebbe». «Avrebbe un impatto architettonico molto forte e temo che non sarebbe comunque sufficiente perché, purtroppo, anche i cancelli si scavalcano».

Gerosa spiega anche che il Comune in questo periodo non è stato a guardare. «Facciamo due, tre interventi di pulizia l’anno che, ahimé, mettiamo in preventivo. Stiamo poi sperimentando, in accordo con la Soprintendenza, una speciale pellicola protettiva che consente, quando si interviene per la pulitura del monumento, di non utilizzare acidi, ma materiali molto meno aggressivi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA