«Silvio Cuoco non c’è più
Ma andiamo avanti
con i suoi sorrisi»

Dopo l’incidente mortale, Carolina guarda avanti. «Con lui erano state avviate tante iniziative. Sarà difficile, ma voglio continuare il suo lavoro»

Nessuna lacrima ma tanti sorrisi, così come avrebbe voluto lui.

Con una forza davvero sorprendete la moglie di Silvio Cuoco, Carolina, ci ha accolto nella sua casa di via Hayez per raccontarci del vero Silvio, l’“omone” buono e sempre pronto a spendersi per la sua passione più grande: il calcio.

Basta parole brutte, tristi, quelle parole spese dopo il tragico incidente di moto ad Albavilla che ha stroncato Silvio a 43 anni, lo scorso 11 agosto. Lui non era certamente quel genere di uomo. Lui che, con i suoi due metri di altezza, ha sempre portato avanti le cose in cui credeva, nonostante le difficoltà e coloro che remavano contro.

«Abbiamo fatto la scelta di condividere la nostra vita e insieme abbiamo avuto i nostri splendidi figli che abbiamo cresciuto insieme».

Ora la famiglia ha deciso di non lasciare che i progetti di Silvio cadano nel vuoto ma proverà a portarli avanti, tenendolo così sempre nel cuore: «Fare tutto credo sarà impossibile perché Silvio era un vulcano di idee, sempre in movimento, sempre alla ricerca di novità, ma sicuramente porterò avanti molto di ciò che ha realizzato o che era in procinto di terminare. Ho già preso alcuni contatti: questo mi sembra il miglior modo per dire a lui grazie per tutto quello che ha fatto per la sua famiglia, ma anche per i suoi clienti e chi, con lui, ha lavorato e condiviso nuove idee».

L’intervista completa sul quotidiano La Provincia in edicola sabato 23 agosto

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