Soldi alla Lega dai manager sanitari
«Io, lumbard, ho pagato volentieri»

Al direttore del Sant’Anna la mail che chiedeva di versare 6mila euro al partito. «Una libera donazione, sono vicino al movimento. Ma il mio ruolo non è politicizzato»

«Rispondo come risponderei a un magistrato: a volte ho dato un contributo spontaneo, a volte non l’ho dato, ma nessuno mi ha mai obbligato a pagare niente. Chi vuole dà quanto e quando ritiene, liberamente». Replica così Marco Onofri, direttore generale del Sant’Anna, dopo essere finito tra i destinatari dell’invito a devolvere un contributo volontario di 6 mila euro sul conto corrente della segreteria nazionale della Lega Nord, invito spedito - come già raccontato - anche ad altri direttori della sanità lombarda, a fine 2011.

L’ha mandato, via email, il numero uno dell’Asl di Mantova, Mauro Borrelli, che dall’account istituzionale invitava anche i colleghi ad avvisare i propri direttori amministrativi, sociali e sanitari, che il contributo a loro richiesto sarebbe stato di 3mila euro. Onofri conferma di aver ricevuto il messaggio. «Credo sia stata l’unica volta che è arrivato un invito scritto - racconta - Non ci avevo fatto caso, chi vuole dà quello che vuole senza essere sollecitato, ricattato o minacciato di licenziamento».

Lui ha garantito più volte il suo sostegno economico alle casse del Carroccio per scelta e non per obbligo, assicura: «L’ho fatto volentieri perché sono vicino a un movimento che non si sostiene chiedendo soldi all’esterno a persone che poi potrebbero approfittarsene. Il mio ruolo però non è politico né politicizzato. Ho un incarico tecnico e fiduciario che mi è affidato dalla Regione e che cerco di svolgere nel migliore dei modi come mi è stato insegnato, guardando alle capacità di chi lavora con me e non alle casacche».

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