Tasse più alte
ma premi ai dirigenti

Per le indennità di risultato il Comune spende 175mila euro, si arriva a 250mila con gli altri bonus

Paradossi della burocrazia e delle leggi. Il Comune è senza soldi al punto da aver deliberato in giunta (ora la palla passerà a un consiglio comunale mai così in fibrillazione fino a questo momento) di aumentare sia l’aliquota Irpef sia la Tasi portandole al massimo possibile. Ma per i cosiddetti premi ai dirigenti, previsti dalla legge e dai contratti nazionali, va precisato, il Comune brucia quasi 250mila euro lordi inclusi i bonus extra versati ai progettisti di opere pubbliche (la cosiddetta legge Merloni) e quelli per l’avvocatura.

Soldi che - per legge - compongono lo stipendio dei dirigenti, che in tutti i casi supera gli 80mila euro annui per arrivare anche oltre i 120mila euro.

Premio più alto, che corrisponde anche al punteggio massimo raggiunto nella realizzazione degli obiettivi, va al direttore dell’area Urbanistica ed Edilizia privata Giuseppe Cosenza ( a lui poco più di 18mila euro lordi). Poco meno di 17mila euro per il dirigente del Controllo di gestione, informatica e attività produttive Giovanni Fazio. Per il dirigente ai Servizi sociali Franca Gualdoni (un anno fa aveva il record del premio più alto con quasi 20mila euro) è prevista la cifra di 15.771 euro, più alta di un soffio rispetto a quella del vice segretario generale e responsabile di gare e contratti Marina Ceresa (15.560 euro).

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