Tavecchio ora è a rischio
La Fiorentina: non lo votiamo

L’infelice battuta sulle banane rischia di costare la poltrona di presidente dela Figc all’ex sindaco di Ponte Lambro. Ipotesi commissariamento. Interviene anche la Fifa

Si profila l’ipotesi di un commissariamento della Federazione Italiana Gioco Calcio dopo le battute infelici del candidato designato Carlo Tavecchio, 71 anni, presidente della Lega Dilettanti, ex sindaco di Ponte Lambro. L’appoggio granitico dei presidenti di serie A e B (praticamente tutti tranne Milan e Juve) sembra ora venire meno, dato che la Fiorentina si è smarcata. E, secondo la Gazzetta dello Sport, c’è anche l’ipotesi di un commissariamento della Federazione.

Il caso Tavecchio finisce intanto anche sul sul tavolo della Fifa. La Federazione internazionale di calcio ha infatti inviato una lettera alla Figc chiedendo che si indaghi sui “presunti commenti razzisti da parte di uno dei candidati alla

presidenza”. Lo annuncia la stessa Fifa sul suo sito.

«E’ inaccettabile, scandaloso». Stefano Okaka, perugino di nascita, genitori nigeriani, nel curriculum tra le altre anche la maglia dell’Under 21, fa irrompere la sua rabbia: quello scivolone infelice su «stranieri e banane» di Carlo Tavecchio proprio non è andato giù all’attaccante ora alla Samp. E nel silenzio che lo stesso Damiano Tommasi (tra i primi a criticare duramente il candidato alla Figc) aveva evidenziato come ulteriore elemento negativo di tutta la vicenda, si fa invece sentire la voce di Okaka. Che caldeggia, come avevano già fatto alcuni politici, un ripensamento sulla candidatura. «Tutto il popolo dovrebbe averlo già convinto a fare un passo indietro - dice il giocatore - Dispiace nel 2014 sentire ancora certe cose». Secondo Okaka, poi, «il problema è anche di chi fa stare lì» Tavecchio. «Se chi deve dare l’esempio appena parla dice cose del genere è la fine, si va sempre nella stessa direzione - conclude l’attaccante -.Dispiace che si parli ancora di queste cose o del colore della pelle, adesso basta».

Anche il neo presidente della Samp, Massimo Ferrero, si dice incredulo di fronte a quella che si augura «sia solo una leggerezza». «Ho votato la sua candidatura, confidando nel rinnovamento, ma certo non condivido quello che ha detto», dice il numero uno dei blucerchiati, ma il colpo più forte viene in serata, con l’annuncio della Fiorentina, per bocca del suo presidente, Mario Cognigni, di ritirare il sostegno a Tavecchio,

Insomma la corsa all’elezione parte ufficialmente ora con il programma depositato anche dallo sfidante Demetrio Albertini, ma resta la alta la polemica. La rete, che si era già scatenata, continua ad attaccare duramente Tavecchio, la politica pure, tornando a chiedere al candidato di ritirarsi dalla contesa.

Esponenti del Pd sollecitano ancora il passo indietro di Tavecchio o che venga meno il sostegno di chi lo sponsorizza per l’elezione ai vertici federali. I club però avevano già confermato il sostegno al loro candidato: dalla Lega di A, alla B, passando per la Lega Pro e i Dilettanti che da tanti anni Tavecchio guida, hanno alimentato la difesa. Nel dibattito in punta di piedi si è affacciato il premier Matteo Renzi, che definisce «inqualificabile» l’espressione sugli stranieri che mangiano le banane. «Un clamoroso autogol» le parole del presidente del consiglio che però non si lancia nella querelle in nome dell’autonomia dello sport.

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