Tesi sulla ’ndrangheta in Brianza
Cantù rischiò di essere una base

Marco Fortunato si è laureato studiando la sua diffusione

«I malavitosi di Cermenate bocciarono l’idea»

La ’ndrangheta che spaccia cocaina, si lega alle aziende in crisi, seppellisce rifiuti tossici sotto un ospedale come il Sant’Anna di Como.

La ’ndrangheta in Brianza, nella Cantù della malavita costretta per anni a sottostare alla Locale - cellula mafiosa territoriale - della confinante Cermenate. La ’ndrangheta presente per lungo tempo con un’altra Locale a Senna.

La ’ndrangheta di Mariano, che spara contro bar e attività di Cabiate, Carugo e Arosio. Tutto questo si può leggere nella tesi di laurea in scienze internazionali ed istituzioni europee di Marco Fortunato, presentata in queste sere in un incontro organizzato dai giovani del Partito Democratico di Cantù.

Nella tesi si ricorda anche che «al posto di Senna doveva aprirsi una Locale a Cantù. Ciò non si verificò perché un affiliato alla Locale di Cermenate chiese che tale Comune restasse sotto l’influenza di Cermenate».

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