Troppi studenti lasciano la scuola: al via una campagna

L’iniziativa della Fondazione provinciale della Comunità Comasca con 200 volontari Qui il video dell’iniziativa

Si chiama “Non uno di meno”, come il film del regista cinese Zhang Yimou in cui una maestrina di campagna si mette a cercare un alunno costretto a lasciare la scuola e ad andare in città a lavorare.

È quello che idealmente si prefiggono di fare la Fondazione provinciale della Comunità comasca e i duecento volontari che si sono mobilitati per il progetto di limitazione della cosiddetta dispersione scolastica, cioè il numero di ragazzi che non consegue il diploma di scuola superiore. Un dato che colloca Como in una fascia a rischio: a fronte di una media nazionale del 17%, già più alta di quella europea (la Germania è al 10%), da noi ben 22 ragazzi su cento abbandonano i banchi scolastici prima di riuscire a mettersi in tasca un diploma.

A un anno dall’attivazione del progetto, il comitato direttivo si è riunito a Unindustria per fare il punto delle diverse fasi in cui esso si articola. «La prima area di intervento è quella della scuola d’infanzia - ha detto Giacomo Castiglioni, presidente della fondazione - Ci siamo accorti che tanti fenomeni di disagio che possono sfociare nell’abbandono della scuola nascono lì. Vogliamo rafforzare le relazioni tra adulti e bambini, aiutando i grandi a sentirsi meno soli nella gestione dei problemi quotidiani dei piccoli».

Guarda qui il video realizzato per l’iniziativa

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