Truffa dei ticket sanitari
Il “record” è di un marianese

Avrebbe omesso il pagamento di esami per 4.400 euro

In totale sono 45 i dipendenti pubblici finiti sotto inchiesta a Monza

È di Mariano il dipendente degli ospedali di Carate Brianza e di Giussano che più di altri avrebbe approfittato di esami di laboratorio gratis per sé e per la sua famiglia. La Procura di Monza, nei giorni scorsi, ha chiuso un’inchiesta a carico di 45 persone accusate di truffa, peculato e accesso abusivo a un sistema informatico nell’ambito di un presunto giro di centinaia di esami del sangue garantiti a dipendenti pubblici e a loro familiari senza sborsare neppure un euro in ticket.

Se dal punto di vista delle accuse i due indagati maggiormente esposti sono i tecnici del laboratorio analisi degli ospedali di Carate Brianza e di Giussano, la contestazione economicamente più elevata viene mossa a un uomo di 62 anni, nato e residente a Mariano Comense. Stando all’accusa l’uomo avrebbe approfittato del suo ruolo di dipendente per ottenere per sé e per la famiglia esami di laboratorio che, avesse dovuto mettere mano al portafoglio, gli sarebbero costati (stando ai conti della Procura) 4.400 euro.

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