Tunnel sotto il lago
Il sogno di Argegno

Un’ipotesi avveniristica contro il traffico rilanciata dall’intervista all’ingegnere comasco Minoretti a La Provincia

Non solo attraverso il mare. Anche lungo le rive del Lario è possibile pensare a un tunnel subacqueo per “saltare” il nodo viabilistico di Argegno, togliere di mezzo l’attraversamento della Regina e trasformare la piazza a lago in uno tra i luoghi più suggestivi, con tavolini e leggiadra passeggiata.

Sembra un sogno, ma l’opera è prevista nel piano di governo del territorio, seppur in alternativa a una enigmatica galleria inserita nel piano di programmazione urbanistica provinciale .

Programmare oggi per realizzare domani, perché?

A riportare l’argomento all’attualità ha concorso l’intervista pubblicata su «La Provincia» il 23 febbraio all’ingegnere comasco Arianna Minoretti, laureata al Politecnico di Milano, consigliere dell’Ordine degli ingegneri, consulente del Tribunale, incaricata per le questioni tecniche di Expo 2015 dalla Camera di commercio.

La professionista è volata in Norvegia su invito del governo locale per studiare la realizzazione di un tunnel galleggiante a 20 metri di profondità in uno spazio marino tra i fiordi. Il contributo di Arianna, alla luce delle esperienze acquisite, potrebbe essere utile per la realizzazione della variante sublacuale di Argegno ideata dall’urbanista comasco Giuseppe Tettamanti. .

dali in prossimità della riva sarebbero sufficientemente solidi e con accettabile profondità. La variante sarebbe lunga un chilometro e mezzo, meno costosa rispetto alla soluzione a monte con galleria e viadotti. Inizierebbe subito dopo il Crotto dei Platani per sbucare verso Colonno un po’ prima del depuratore delle Camogge.

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