Una telefonata trappola
Così Lidia è stata ammazzata

Il piano di Dritan Demiraj per uccidere la donna che abitava a Mozzate: si è finto un suo conoscente per ingannarla

Quello che si delinea di Dritan Demiraj, 29 anni, pasticcere, arrestato per l’omicidio di Lidia Nusdorfi, 35 anni, avvenuto sabato sera a Mozzate, è un profilo agghiacciante. La freddezza, la lucidità, l’intenzione chiara di togliere di uccidere.

E tutto con un piano ben preciso, non tanto per evitare di essere scoperto, ma soprattutto per riuscire a incontrare Lidia.

Così è riuscito a contattarla, ma non dal suo cellulare, ma da un altro telefono, spacciandosi per un suo vecchio amico. Per evitare di essere riconosciuto, robabilmente ha scambiato messaggi via sms o WhatsApp, oppure tramite internet. Da qui l’appuntamento alla stazione di Mozzate. Da una decina di giorni Demiraj non chiamava Lidia dal suo cellulare, in modo da non insospettirla e sviare le indagini. Sembra così esclusa la presenza di un “terzo uomo”, un amico comune della coppia che avrebbe organizzato l’incontro.

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