Vacanze, weekend delle grandi partenze. E almeno la benzina in città è meno cara

Le nostre tasche Nel capoluogo prezzo più basso 1,86 euro e 1,85 il diesel, ma si arriva a 2 euro. Appena fuori si scende ancora, anche a 1,83. A Chiasso invece ben 2,22 la verde e 2,39 il gasolio

Il prossimo weekend sarà il primo da bollino nero su strade e autostrade per le tante partenze verso le vacanze. E in un periodo in i prezzi praticamente di tutto sono in costante aumento, almeno la benzina è un po’ meno cara.

Restano fino al 21 agosto (ma si parla già di un’ulteriore proroga) i 30, 5 centesimi di sconto su accise e Iva varati dal Governo e anche le quotazioni internazionali hanno chiuso in ribasso sul diesel e sulla benzina e questo ha portato a un nuovo ritocco all’ingiù dei prezzi ai distributori. Basta osservare i tabelloni con i prezzi fuori dai punti vendita per rendersi conto che le variazioni al ribasso sono pressoché giornaliere.

Sotto la soglia di 1,90

In città in molti impianti ci si assesta al di sotto di 1,90 euro, anche se ci sono casi isolati dove si pagano ancora due euro per un litro di benzina o di gasolio. Il distributore con il prezzo più basso nel capoluogo tra i grandi marchi vendeva ieri un litro di verde a 1,86 euro mentre per il gasolio ci volevano 1,85 euro. Va sempre precisato che i prezzi praticati dai gestori sono praticamente imposti loro dalle compagnie, come ha spiegato già a più riprese la presidente provinciale Figisc Confcommercio e vice presidente nazionale Daniela Maroni.

Se ci si sposta di pochi chilometri nei Comuni di cintura, ad esempio l’asse della Statale dei Giovi, ieri si poteva pagare 1,84 centesimi per la super e 1,83 per il diesel.

Il confronto con la Svizzera

Il confronto con la Svizzera, invece, resta proibitivo dal punto di vista economico. A Chiasso ieri la verde era - prezzo in euro - a 2,22 euro mentre il gasolio a 2,39 euro al litro.

Questo vuol dire una differenza di 36 centesimi al litro per la benzina che, su un pieno di 40 litri, significa qualcosa come 14 euro e 40 centesimi. Cifra che porta anche i ticinesi ad avere ormai la tappa fissa in Italia per fare rifornimento. Oltre alla spesa, che nonostante i rincari italiani resta comunque molto competitiva, adesso anche la benzina è ormai un’abitudine consolidata.

E la forbice tra i due lati del confine è ancora più evidente quando si parla di diesel, visto che per 40 litri il risparmio, a vantaggio dell’Italia, è pari a 21,6 euro. Una differenza al litro che arriva addirittura a 54 centesimi al litro. Questo significa che la carta sconto, che nel frattempo è stata trasformata in una App, resterà inattiva ancora per un bel po’, visto che serve un differenziale superiore ai 5 centesimi (calcolato tra l’altro attraverso una media tra un numero di distributori selezionati tra le province di confine) per poter ripristinare l’agevolazione. Gli sconti, visti i prezzi schizzati già da tempo alle stelle, sono invece stati abbassati applicando uno sconto governativo per accise e Iva che, come detto, scadrà il prossimo 21 agosto. Già si parla però di una proroga che dovrebbe arrivare nel prossimo decreto Aiuti in modo da garantire un’ulteriore boccata di ossigeno alle famiglie anche dopo la ripresa dalla pausa estiva, che si annuncia difficile dal punto di vista economico.

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