Varesina, la famiglia di Simone:
«Il suo sacrificio non è stato vano»

Dopo l’intervento dell’assessore, tra qualche giorno l’incrocio killer sarà modificato

Como

Accarezzano il loro dolore con un sorriso che sa di ricordi dolci, mamma Annarita e Nicol. Sul tavolo della sala, dove il volto di Simone sorride da ogni angolo, il giornale è aperto sul titolo “Basta svolta vietata in via Varesina”: «Mi spiace che che tutto questo avvenga solo adesso, ma almeno la morte di mio figlio non è stata vana».

Tra qualche giorno il Comune interverrà - come deciso dall’assessore Gerosa - per trasformare via Della Bastiglia in una strada a senso unico e rendere quindi impossibile la svolta killer che è la causa della morte di Simone Lucca, il giovane di Montano Lucino finito con la sua moto contro un’auto che girava là dove non è permesso, ma anche dove nessuno rispetta il divieto.

«Il fatto che abbiano deciso di intervenire - dice la mamma di Simone - è perché sono consapevoli di quello che è successo e del pericolo di quel punto. È importante, ora, che non vi siano più mamme, papà, sorelle o fidanzate che soffrano per una vita persa in via Varesina. Certo, mi spiace che tutto questo sia stato deciso ora che il mio Simone non c’è più, anche se magari il suo destino era segnato».

La fidanzata di Simone, Valeria, affida il suo sfogo a un sms inviato ad Annarita: «Mi viene solo da dire che prendono provvedimenti quando ormai è troppo tardi. Spero che ora non ci rimetta più nessuno la vita, ma intanto le nostre sono distrutte e Simo non c’è più».

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