Villa Olmo negata
Parolario: «Via da Como»

Il presidente della manifestazione Glauco Peverelli: «Sceglieremo tra i tanti inviti di altri Comuni»

Parolario saluta Como, accetta il corteggiamento di altre amministrazioni e non considera più la città come il pretendente numero uno, visto che, dicono gli organizzatori del festival «l’assessore Cavadini a Parolario ci aveva detto “ci vediamo presto” e a oggi non solo non ci ha contattati, ma ci ha comunicato la decisione di non darci Villa Olmo attraverso la stampa».

Portavoce dei componenti del comitato organizzativo il presidente Glauco Peverelli che con gli altri componenti del comitato ha stilato una nota ufficiale nella quale c’è scritto: «stando a quanto pubblicato a cui non ha fatto seguito nessun intervento da parte dell’amministrazione comunale nella persona dell’assessore alla cultura o di altri, considerando che questa amministrazione non sembra aver particolare interesse alla nostra manifestazione, riteniamo di valutare seriamente le proposte che in questo periodo ci sono pervenute da varie parti, tendenti a portare la sede della manifestazione in altri luoghi anche fuori da Como».

Ma Peverelli non si ferma qui. «Durante lo scorso Parolario a Villa Gallia, l’assessore Cavadini ci aveva detto che ci saremmo incontrati presto per organizzare la prossima rassegna, e invece ad oggi nessuno ci ha interpellati».

Per l’assessore alla cultura Luigi Cavadini invece il problema è un non-problema. «Non credo di dover dare una risposta a questa decisione degli organizzatori di Parolario - ha detto ieri - La rassegna è finita da un mese, il tempo di poterci incontrare c’è e da parte mia non c’è assolutamente nessuna chiusura. Dico solo che bisogna valutare tutti i dettagli della vicenda.

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