«Volevamo vedere la strada»
Allarme per i ciclisti in tangenziale

In due domenica mattina hanno percorso la nuova strada ma l’accesso è vietato: segnalazione di pericolo sui cartelloni

Erano da poco passate le 11.30 di ieri mattina quando il maxi pannello a messaggio variabile collocato all’inizio della prima galleria in direzione Como («Benvenuti in A59 - Tang di Como») ha improvvisamente cambiato la scritta rivolta agli automobilisti. «Ciclista Villa Guardia Acquanegra» la dicitura in arancione comparsa.

Qualche minuto più tardi, dopo aver percorso oltre un chilometro in autostrada si vedono non una, ma due biciclette. Una da corsa e una mountain bike. «Ma dove andate? Lo sapete che questa è un’autostrada ed è vietata alle biciclette?. Hanno messo l’indicazione della vostra presenza anche sul pannello enorme alle mie spalle». «Dove?». «Ma siete entrati perché le indicazioni non sono precise all’ingresso?». Risposta: «No no, volevamo vedere com’era la strada». All’obiezione che è pericoloso i due ciclisti che fanno? Girano i mezzi e tornano indietro. Non solo in autostrada, ma contromano.

All’ingresso del tratto di tangenziale il cartello indica chiaramente il divieto per ciclisti, pedoni e per le carrozze con i cavalli. E la presenza dei due “intrusi” era stata nel frattempo segnalata anche sul maxi pannello all’imbocco dell’autostrada A59. Il sistema delle telecamere di controllo funziona perfettamente, vista la tempestività e la precisione della segnalazione.

I due ciclisti, in ogni caso, hanno rischiato grosso. Innanzitutto per la loro incolumità, ma la Polstrada avrebbe potuto comminare a ciascuno anche una multa da 41 euro oltre alla decurtazione di 2 punti dalla patente.

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