L'inno all'Italia che resiste
lo canterà Van De Sfroos

Assegnato al cantante comasco il celebre brano "Viva l'Italia" di De Gregori, nella serata del giovedì del Festival di Sanremo.

di Alessio Brunialti

Davide Van De Sfroos canta “Viva l'Italia” di De Gregori mentre l'inno che piace alla Lega, “Va, pensiero”, è affidato alle corde vocali d'acciaio del pugliese Al Bano. La Oxa canta Napoli e propone “‘O sole mio” mentre Emma e i Modà, a sorpresa, scelgono “Here's to you - The ballad of Sacco a Vanzetti”, musica del romanissimo Morricone ma parole scritte dall'americana Joan Baez, peraltro riprese dalle lettere che Nicola Sacco scrisse prima di essere giustiziato in America. Quella stessa America che sognava chi chiedeva “Mamma mia dammi cento lire”, qui per bocca di Max Pezzali. La scelta più originale? Indubbiamente quella di Luca Madonia e Franco Battiato, caduta su “La notte dell'addio”, già portata in concorso dalla Zanicchi nel ‘66. È “Nata per unire”, ovvero la terza serata del Festival di Sanremo dedicata al 150° dell'unità d'Italia che andrà in onda il 17 febbraio. Oltre alle canzoni evidenziate ci saranno “Mille lire al mese” (Patty Pravo), “Il mio canto libero” (Nathalie), “‘O surdato nnamurato” (Roberto Vecchioni), “Il cielo in un stanza” (Giusy Ferreri), “Parlami d'amore Mariù” (La Crus), “L'italiano” (Tricarico), “Mamma” (Anna Tatangelo) e “Addio mia bella addio” (Luca Barbarossa e Rachel Del Rosario). E “Bella ciao”? E “Giovinezza”? Risponde Morandi: “Ci siamo resi conto che queste due canzoni dividevano, avrebbero creato attrito ed era anche difficile assegnarle ai cantanti. Molti artisti erano infatti disposti a cantare ‘Bella ciao' e pochi ‘Giovinezza'. Era una serata prevista dal regolamento e gli artisti l'hanno presa molto sul serio” tanto che, viene anticipato, tutti vestiranno in abito scuro, anche in smoking. Questa potrebbe essere l'unica occasione in cui Morandi si ricorderà di essere un cantante anche se ha detto che si vede più come Baudo che come Celentano e che, comunque, a lui piacciono “Viva l'Italia” e “Il mio canto libero”. Le sue preoccupazioni principali, ha confessato, sono tutte rivolte al confronto con Bonolis e la Clerici. “Faremo un viaggio attraverso la storia dell'Italia. Può darsi ci siano attori o altri personaggi del mondo dello spettacolo che ci possano aiutare nel racconto. Sarà una serata ricca e forse si potrà anche cominciare prima”, ha spiegato Mazzi in conferenza stampa rivolgendosi al direttore di Raiuno Mauro Mazza. “In quella serata ci saranno anche i giovani - ha aggiunto il direttore artistico - e gli artisti in gara che, oltre a cantare le canzoni storiche, saranno impegnati pure nel ripescaggio. In questo senso, una loro buona interpretazione delle canzoni dedicate all'Unità potrà influire psicologicamente sul pubblico per il voto del ripescaggio”. Altra novità: “Il dopo festival non ci sarà, non ci stiamo lavorando” e non piange nessuno mentre Piero Chiambretti potrebbe seguire la kermesse per Radiodue. Mazza ha avuto anche parole specifiche per Van De Sfroos: “È significativo che canti ‘Viva l'Italia'. Gianni Morandi ha parlato con De Gregori che stima molto Davide, hanno già cantato insieme”. Sempre a proposito di cantautore lariano ecco il primo dei numerosi strafalcioni che lo accompagneranno: ieri l'agenzia Italpress lo ha ribattezzato “Van der Stross”.

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