Paolo Conte ci mette «pasiòn»
e incanta il Sociale di Como

Sono state le note di "Cuanta pasiòn" ad aprire la performance comasca di Paolo Conte che ha chiuso, con il suo récital, la "due giorni" dedicata all'Aism

COMO - Sono state le note di "Cuanta pasiòn" ad aprire la performance comasca di Paolo Conte che ha chiuso, con il suo récital, la "due giorni" dedicata all'Aism in Teatro Sociale. Una scelta di classici di repertorio proseguita con "Sotto le stelle del jazz", accolto da un'ovazione.

Paolo Conte non è un cantautore, né un cantante, un pianista, un esecutore, «per brevità definito artista» direbbe De Gregori.

Paolo Conte è uno di quei pochi personaggi per cui vale la definizione "bigger than life" che gli americani usano per indicare quei personaggi semi leggendari che, però, non appartengono a un passato remoto, ma sono in mezzo a noi. E l'avvocato (questo sì, lo prova una laurea) questa sera era in mezzo a noi, a Como, nella bella cornice del Teatro Sociale che, davvero, sembra raccogliere un bel quadro con l'orchestrina disposta in bell'abito da sera per accompagnare le elegie del capobanda.

Leggi la recensione di Alessio Brunialti nell'edizione de La Provincia in edicola lunedì 16 aprile

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