Cultura e Spettacoli
Venerdì 07 Agosto 2009
In vacanza restando a casa
Con questi libri si parte!
Si chiama "staycation" ed è la nuova tendenza dettata dalla crisi. Ma anche restando sul divano ci si può mettere in viaggio...
Gli americani, che non perdono occasione per coniare neologismi, l'hanno già battezzata "staycation". E' qualche cosa di più - o di più serio - di una moda, visto che è figlia della crisi e non solo un vezzo. Si tratta delle vacanze trascorse a casa: una necessità fatta virtù, in tempi in cui mettere da parte il gruzzolo per fare un viaggio o anche solo trascorrere un periodo di villeggiatura lontano da casa è diventato, per tanti, un miraggio. Quindi, tutti a casa: ma con lo spirito della vacanza. Relax, gite fuori porta, piscine (anche gonfiabili, in giardino), visite a musei e attrazioni locali, spettacoli - senza esagerare, sennò il risparmio va a farsi benedire. E libri, naturalmente: qual è il simbolo più classico del relax, l'appendice naturale del lettino e dell'ombrellone? Restando a casa però serve qualche cosa di più: un libro che aiuti a viaggiare con la mente, o almeno che regali un totale - per quanto temporaneo - distacco dagli affanni e dai ritmi di tutti giorni e ci trasporti - ecco la vacanza - in un "altrove".
C'è per tutti, un libro del genere, spesso ce n'è più di uno. Ecco quali sono per alcuni redattori de "La Provincia":
Francesco Angelini: «“La peste di Milano” di Marco Alfieri: una vacanza insolita con un lungo viaggio dentro il capoluogo lombardo per scoprire come e perché non non possa più essere la capitale morale d’Italia». («La peste di Milano», Marco Alfieri, Feltrinelli, 13 euro, 173 pp.) Giorgio Bardaglio: «Camilleri. Basta la copertina blu della Sellerio per trasformare il terrazzo di casa in una rotonda sul mare e poche pagine del commissario Montalbano per aggiungere anche il nostro disco che suona, e gli ombrelloni, secchiello e paletta, coccobello cocco, rumore d’onde, bimbi che ridono e impronte sulla battigia…» («La danza del gabbiano», Andrea Camilleri, 13 euro, 271 pp.) Pier Carlo Battè: «Un libro che mi fa sentire in vacanza? Abbandono le pagine scritte per buttarmi tra le splendide tavole di Hugo Pratt e del suo Corto Maltese: le immagini, i testi, le storie, anche se lette e rilette mille volte, mi regalano sempre l’emozione di visitare luoghi e tempi della storia. Dagli albi in bianco e nero a quelli a colori, viaggiare con il marinaio maltese non stanca mai abbandonandosi sempre, come lo stesso Pratt insegna, sulle ali della fantasia…». («Una ballata del mare salato», Hugo Pratt, Rizzoli Lizard, 14 euro, 255 pp.) Simone Casiraghi: «Fantasia e realtà, insieme e messe nero su bianco, garantiscono evasione. E il primo approccio d’evasione è stato regalato dalla ormai famosa trilogia di Stieg Larsson – fantastico il personaggio femminile di Lisbeth - nonostante oltre 1.500 pagine la lettura ha “rubato” solo cinque giorni, letti tutti d’un fiato. Ma un balzo, questa volta dentro la realtà, è arrivato anche da temi più seri e d’attualità, lungo un viaggio in un condominio in cui la “Lotta di classe” – è l’ultimo titolo di Ascanio Celestini – rimette al centro lavoro e contraddizioni, regole e sogni personali. Così come l’ultimo premio Strega, vinto da Tiziano Scarpa con il suo Stabat Mater, è un viaggio solitario e nella solitudine di una vicenda interiore tanto eccezionale quanto sorprendente nel suo finale. Nonostante l’aggancio presunto o preteso, non sempre verificato con la storia vera». (Trilogia Millennium: «Uomini che odiano le donne», «La ragazza che giocava con il fuoco», «La regina dei castelli di carta», Stieg Larsson, Marsilio, 64,50 euro i tre volumi) Roberto Colombo: «Le strade di polvere», di Rosetta Loy. Magari da rileggere, visto che è uscito più di vent’anni fa. Personalmente mi ricorda le estati di bambino, trascorse in Monferrato. E la casa del protagonista è giallina come la grande casa di allora. («Le strade di polvere», Rosetta Loy, Einaudi, 239 pp.) Maurizio Del Sordo: «Solo tre libri, in 45 anni e qualche mese di vita, mi hanno rapito al punto di farmi sentire "in vacanza" dovunque fossi: «La collina dei conigli» di Richard Adams, «Danny l'eletto» di Chaim Potok, «Niente di vero tranne gli occhi» di Giorgio Faletti. («Danny l’eletto», Chaim Potok, Garzanti, 10 euro, 357 pp.; «La collina dei conigli», Richard Adams, 9,80 euro, 496 pp.) Barbara Faverio: «Anche se racconta la storia di un giornalista, e quindi dovrebbe sortire l'effetto contrario, "Bel Ami" di Guy de Maupassant mi regala sempre una parentesi, un momento di distacco. Divertente, acutissimo e feroce». («Bel Ami», Guy de Maupassant, Bur Rizzoli, 7,20 euro, 311 pp.) Vera Fisogni: «Un annuncio sul "Times" promette "glicine e sole" in una villa della Liguria, mentre Londra è inzuppata dalla pioggia. Viene voglia di far le valigie, fin dalle prime pagine di "Un incantevole aprile", scritto nei primi anni del Novecento da Elisabeth Von Arnim e ripubblicato di recente da Bollati Boringhieri. La fioritura del giardino di San Salvatore accompagna quella dello spirito, con ironia. Unico neo di questa vacanza della mente: finisce, dopo 240 pagine. Tempo di lettura: 2 pomeriggi». («Un incantevole aprile», Elisabeth Von Arnim, Bollati Boringhieri, 17 euro, 240 pp.) Emilio Frigerio: «…I libri che mi fanno sentire in vacanza? Sono quelli che fanno sognare, che si riempiono di colori come un cartone animato o un film storico (di quelli in costume), che fanno scattare la molla della fantasia. Di solito mi succede con i sudamericani. Penso a “L’amore ai tempi del colera” di Gabriel Garcia Marquez (ed. Mondatori), a “Dona Flor e i suoi due mariti” di Jorge Amado (ed. Tea), o a “La casa degli spiriti” di Isabel Allende (ed. Feltrinelli). Forse non saranno capolavori assoluti, ma con loro sei garantito: la mente viaggia e tu con lei…». («L’amore ai tempi del colera», Gabriel Garcia Marquez, Mondadori, 9 euro, 392 pp.: «Dona Flor e i suoi due mariti», Jorge Amado, Garzanti, 16,50 euro, 524 pp.; «La casa degli spiriti», Isabel Allende, Feltrinelli, 8 euro, 368 pp.) Silvia Golfari: «Evasione per me significa soprattutto un bel giallo. Maestra del genere resta Fred Vargas e anche il suo ultimo “Un luogo incerto” mi ha regalato piacevoli momenti. Altra regina è la norvegese Anne Holt: mi è molto piaciuto “Quello che ti meriti”, ora sotto l’ombrellone mi porterò “Non deve accadere”».
(«Un luogo incerto», Fred Vargas, Einaudi, 18,50 euro, 391 pp.; «Quello che ti meriti», Anne Holt, Einaudi, 16,80 euro, 422 pp.; «Non deve accadere», Anne Holt, Einaudi, 19 euro, 423 pp.)
Bruno Profazio: «Nessun dubbio: il libro che mi fa sentire in vacanza sempre, anche nel periodo più lavorativo, è “Moby Dick” di Melville. Basta leggere l’incipit per partire… "Chiamatemi Ismaele. Alcuni anni fa - non importa esattamente quanti - avendo in tasca poco denaro, o forse non avendone affatto, e non avendo nulla di particolare che mi trattenesse a terra, pensai di andarmene un poco per mare (…)”. («Moby Dick», Herman Melville, Oscar Mondadori, 15 euro, 588 pp.) Anna Savini: «Io sono di legno» di Giulia Carcasi. È un libro a due facce. Quella di una ragazza che non vuole amare per non trovarsi nelle macerie di un amore finito. Quella di una madre che trova il diario della figlia e decide di levarsi la maschera di moglie infelice con a fianco un uomo che non ama. E allora le racconta la sua infanzia con sorelle egoiste, il matrimonio con il primo uomo che le ha dato fiducia e poi un grande amore con un ragazzino peruviano di 15 anni che le ha lasciato la lezione più importante: «Tu sei pioggia. Devi bagnare solo le terre che hanno bisogno di te, altrimenti allaghi e non cresce raccolto». La figlia legge e impara. Impara che quando si ama, vale sempre la pena». («Io sono di legno», Giulia Carcasi, Feltrinelli, 11 euro, 140 pp.) Gabriele Valentini: «Ecco i miei libri: "Zhuang-zi" di Chang Tzu, perle di saggezza che mandano la mente in vacanza dai problemi quotidiani; «In Patagonia» di Bruce Chatwin, un classico moderno per viaggiare, prima con le parole e poi di persona; «Il Milione» di Marco Polo, poco letto e forse sottovalutato ma un grande libro che ti trasporta in un’altra dimensione». («Zhuang-zi», Chang zu; «In Patagonia», Bruce Chatwin, Adelphi, 14,50 euro, 264 pp.; «Il Milione», Marco Polo, Mondadori, 24 euro, 304 pp.)
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