Como e la Grande Guerra
Il racconto su “La Provincia”

Il 31 maggio 1915 i manifesti sui muri della città intimano il coprifuoco e aprono l’era della paura. Domani su la Provincia la prima puntata della ricostruzione storica di Antonio Marino

Il mormorio del Piave che coronava il “maggio radioso” si era spento solo da pochi giorni, in quella primavera del 1915, quando a Como si incominciò a pensare non soltanto ai rischi tremendi che inevitabilmente avrebbero corso gli uomini al fronte, ma anche a quelli non meno gravi che avrebbero dovuto affrontare i civili.

Como attraverserà praticamente indenne entrambi i conflitti, ma non poteva certo saperlo il 31 maggio del 1915, quando sui muri della città compare un manifesto a firma del Prefetto Olivieri, nel quale – su suggerimento di una speciale commissione incaricata di stabilire le norme di sicurezza contro i bombardamenti aerei – si espone un lungo elenco di minuziose norme da osservare. Fu l’inizio di lunghi anni di paura.

Su La Provincia di domenica la prima puntata della ricostruzione storica di Antonio Marino

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