A Como la farmacia 4.0
In magazzino
lavorano i robot

La Sant’Agostino apripista di un sistema automatizzato di gestione dei farmaci. Dai contenitori dei fornitori al banco per la vendita

Sono pochissime le farmacie in Italia che possono contare su un sistema gestionale robotizzato altamente innovativo e Como ne ospita una. Proprio in questi giorni, il processo di transizione tecnologica sta per essere completato in ogni dettaglio, ma la Farmacia Sant’Agostino non ha chiuso un solo giorno durante tutta la durata dei lavori partiti a Maggio in pieno Covid-19 (farmaciasantagostinocomo.it)

«È stato proprio questo periodo di emergenza a rendermi ancora più consapevole del ruolo fondamentale che abbiamo proprio nei momenti più difficili come quello che stiamo ancora vivendo. Così, ho pensato a una farmacia nuova, a un luogo più dinamico, ma, soprattutto, più sicuro dove i clienti potessero recarsi senza ansie, certi di trovare ascolto e tutela, nel rispetto di quanto previsto dalle nuove regole, ma anche oltre. Ho concepito la farmacia come a una “casa della salute”, tecnologica e moderna nel servizio, ma accogliente e sicura quanto la propria» spiega Vittorio Poggioli, titolare della Farmacia Sant’Agostino.

Partendo da questa visione, passo dopo passo, il cambiamento è iniziato con la robotizzazione del magazzino che ha previsto, parallelamente, l’adeguamento dei locali e lo sviluppo di un sistema informatico in grado di rendere disponibili i farmaci nel più breve tempo possibile, controllando, al tempo stesso, giacenze e riassortimenti. Dopo un’attenta analisi delle diverse opzioni offerte dal mercato, la scelta è caduta su un sistema che ha reso necessario il posizionamento del magazzino robotizzato compatto nel retro della farmacia, una sorta di grande spazio chiuso da pareti trasparenti dalle quali è possibile seguire ogni movimento dei due bracci robotici sempre in azione, anche di notte, per il continuo ripristino degli oltre 21.000 articoli trattati. In questo momento, l’intervento umano prevede il solo caricamento fisico dei farmaci al momento del loro arrivo in farmacia, fase che verrà presto sostituita dal prelievo robotizzato direttamente dai contenitori inviati dai fornitori e inseriti negli appositi accessi. Dopo il caricamento fisico dei pezzi, un braccio robotico provvede al loro posizionamento sui carrelli di stoccaggio posti all’interno del magazzino. «Il braccio che preleva i farmaci ricevuti dai fornitori li immagazzina in funzione della loro richiesta: quelli maggiormente acquistati quotidianamente vengono sistemati in posizioni avanzate, diversamente da quelli meno venduti o stagionali che vengono destinati, sempre automaticamente, alle scaffalature più arretrate» specifica Poggioli. Tuttavia, quando un cliente si presenta al banco della farmacia per richiedere un prodotto, la sistemazione dei farmaci riforniti viene sospesa a favore delle operazioni che servono per portare il prodotto richiesto nel più breve tempo possibile al banco. I passaggi sono veloci e precisi: se i farmaci, per esempio, prevedono la ricetta medica, il farmacista ritira la ricetta dal paziente e ne esegue la lettura automatica del codice, attivando, così, un processo informatico che parte dalla ricerca del prodotto in giacenza fino al suo invio fisico dal magazzino robotizzato al banco.

«Il tempo prima impiegato dal farmacista nella ricerca manuale sugli scaffali, che lo costringeva anche a spostarsi nel retro e a reperire anche più farmaci contemporaneamente, ora è tutto affidato al sistema robotizzato che lascia al professionista uno spazio temporale da dedicare alla consulenza e alla relazione interpersonale molto importante nel nostro lavoro» aggiunge. Proprio perché la ristrutturazione è avvenuta in tempo di Covid, la dislocazione dei banchi della farmacia è stata pensata in modo da permettere ai clienti un transito fluido e regolato, ma, soprattutto, è stato previsto un sistema di sanificazione notturno di tutti gli ambienti della farmacia, in modo da garantire che superfici, spazi e prodotti siano completamente e quotidianamente sterilizzati. «Questo aspetto mi stava particolarmente a cuore e, pertanto, mi sono rivolto a un’azienda locale che offre massime garanzie in questo settore» puntualizza Poggioli, che è così riuscito a coniugare la storica, ma rinnovata presenza della sua farmacia con un’efficace e innovativa tecnologia tutta lariana.

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