Agrinatura, si parte
205 aziende in vetrina

InaugurazioneFiducia nel settore alla vigilia della manifestazione

In vigore la legge sull’etichetta trasparente del latte, speranze dai giovani

Il mondo dell’agricoltura di Como e Lecco si svela da oggi fino a martedì 25 aprile a Lariofiere.

Dopo l’anticipo di ieri sera dedicato alla Giornata della Terra, oggi alle 9.30 (fino alle 19 e fino a martedì 25) apre la rassegna vera e propria: Agrinatura è la cornice e il cuore della filiera agroalimentare, zootecnica florovivaistica e turistica del territorio, che da sempre pone al centro della discussione le tematiche alimentari e ambientali legate ad uno sviluppo sostenibile.

Alle spalle per le aziende di allevamento in particolare, in questi giorni una buona notizia per il loro futuro: questa settimana è entrato in vigore l’obbligo di indicare nell’etichetta il luogo di mungitura e di lavorazione del latte.

Una conquista di Coldiretti e un impegno preso e rispettato dal ministro Maurizio Martina, con il collega Carlo Calenda, che ha dato speranza alle circa 200 imprese del comparto di Como e Lecco.

Adesso, infatti, il consumatore avrà la possibilità di sapere da dove provenga veramente il latte ad alta conservazione e i formaggi: finora solo quello fresco e i prodotti caseari igp o dop come il grana padano, avevano questa caratteristica. Considerando che si calcola che tre confezioni su quattro di latte conservato provengano dall’estero e da Paesi con meno test sulla merce, è importante perlomeno che la gente che acquista sappia ciò che porta a casa. Dopo di che – ha rilevato il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – sta al consumatore decidere cosa fare e poter sostenere dunque più le aziende “di casa”. Considerando anche la differenza di qualità dei controlli eseguiti in Italia.

Da oggi comunque sarà in vetrina il patrimonio veramente immenso del settore, visto che parliamo di quasi 3.500 aziende con 4mila addetti. Le iscrizioni di nuove realtà nel 2016 sono state 119 contro le 107 registrate a fine 2015. Quella lecchese è l’unica provincia lombarda con il segno più, mentre Como tiene con un -0,2%. 
 
Da una parte lottano il settore zootecnico e cerealicolo e quello florovivaistico, che restano i capisaldi nelle due province, però è anche vero che ci sono i giovani a dare speranze, con iniziative originali e non sempre nel passaggio generazionale: molti sono nuovi imprenditori. Difatti, le aziende con quest’ultima caratteristica sono cresciute del 4,1% a Como e del 7,1% a Lecco, una tendenza sopra la media regionale che si ferma ad un +2,9%: arrivano così a quota 372.

Se il comparto del latte ha sofferto in modo pesante sul fronte del personale, è anche perché in prezzo al litro pagato alla stalla ha raggiunto i minimi storici e ha costretto diverse aziende a ridurre i costi della manodopera per evitare di chiudere. Questo a Como, perché la realtà lecchese è riuscita a crescere addirittura nell’occupazione con un +2,4%.

Crescono invece gli allevamenti di bovini da carne (+18% a Como), gli allevamenti equini (+3,8% a Lecco), gli allevamenti di ovicaprini (+1,5% a Como e +18,2% a Lecco) e l’apicoltura (+1,8% a Como).

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