Artigiani, le feste arrivano
con 29 scadenze fiscali

Confartigianato diffonde il calendario. Galimberti: «Impossibile risalire con queste zavorre»

Le feste portano le tasse. Anche il 30 e 31 dicembre potranno vedere imprenditori agli sportelli per qualche incombenza.

Confartigianato in questi giorni ha diffuso le scadenze agli associati che possono arrivare a 29. Quelle base, perché dall’Agenzia delle Entrate arrivano continuamente indicazioni su ulteriori versamenti, a seconda della tipologia delle attività. Già mercoledì 25 la prima incombenza burocratica, che riguarda l’Iva. Ma poi sarà una escalation di imposte, contratti di locazione, contributi.

A parte Imu e altre tasse amare, nonché gli odiati acconti, si è letteralmente circondati da sigle che alleggeriscono in differente misura le casse.

«Zavorre, che dobbiamo portare sulle nostre spalle - osserva il presidente di Confartigianato Marco Galimberti - Purtroppo tutto sulla nostra pelle». Se il premio antipatia per Galimberti e le imprese artigianali è il costo del lavoro («davvero troppo alto»), in questa mappa di fine anno potrebbe contendere la maglia nera l’Imu.

Ma - spiegano altri imprenditori - anche gli anticipi allo Stato sono particolarmente seccanti, tanto più in un periodo di difficoltà.

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