Brexit, Svizzera preoccupata
«Rafforzerebbe troppo il franco»

L’uscita di Londra dalla Ue rafforzerebbe ulteriormente il franco, con conseguenze negative sulle esportazioni

La Svizzera è preoccupata dalle conseguenze economiche che potrebbe avere sulla Confederazione la cosiddetta Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Come spiega il Corriere del Ticino, ieri il franco svizzero ha toccato il suo massimo dalla fine di dicembre in rapporto all’euro, che è stato scambiato a 1,0790. Stando agli analisti le incognite legate al referendum britannico del 23 giugno sono tra i fattori che concorrono all’apprezzamento della valuta svizzera. Secondo Stefan Neuwirth, esperto del Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo, l’uscita di Londra dalla Ue provocherebbe pressioni finanziarie tali da rafforzare ulteriormente il franco, il che metterebbe sotto pressione le esportazioni svizzere (Il Regno Unito è il quinto mercato di esportazione degli orologi elvetici).

La preoccupazione è alta, tanto che si teme uno shock paragonabile a quello causato dall’abbandono del cambio minimo euro/franco il 15 gennaio 2015. Quando si verificò un sostanziale blocco delle esportazioni e una diminuzione di concorrenzialità delle imprese svizzere che porterebbero a crisi aziendali o favorirebbero la delocalizzazione con conseguenze sulla manodopera, soprattutto frontaliera.

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