Da cassintegrati a imprenditori
«E il lavoro ci sta premiando»

La storia dei tre ex operai Anors è un esempio di coraggio: «Niente vacanze, avevamo gli ordini da evadere»

Di ferie, quest’anno, nemmeno a parlarne. «Abbiamo chiuso giusto la settimana di Ferragosto. D’altronde, c’erano ordini da consegnare e, quindi, abbiamo dovuto pensare prima di tutto a quelli».

Vincenzo Topputo, Maximiliano Comerci e Walter Bossi sono soddisfatti. Un paio di mesi fa, i tre colleghi hanno deciso di mettersi in proprio, fondando la Vmw società cooperativa - il nome non è né più, né meno, l’unione delle iniziali dei loro nomi di battesimo - per riportare in attività il reparto di verniciatura in cui lavoravano alle dipendenze della Anors di Figino Serenza.

Invece di pensare ad ammortizzatori sociali e rimanere a casa in attesa della cassa integrazione (è dello scorso 19 settembre la richiesta di concordato in continuità da parte della loro ex azienda, con una drastica riduzione delle maestranze), i tre hanno deciso di trasformarsi in imprenditori.

Con il sostegno della Fim Cisl, di Confcooperative Como e della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, si sono messi in proprio. E il lavoro sta arrivando. Un invito a non arrendersi.

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