D’Angelo porta Fede in passerella

La campionessa di nuoto ha chiuso il défilé della stilista comasca

Presentato per la prima volta un burkini impreziosito dalla stampa lariana

«Voglio vestire le islamiche in spiaggia con un “burkini” all made in Italy. A ottobre presenterò la mia collezione a Dubai, questo è il primo passo per approcciare il mercato medio-orientale, una piazza molto importante per la moda con una clientela che vuole il meglio e quindi disposta a spendere parecchio».

Così la stilista comasca Raffaela d’Angelo ieri ha spiegato nel backstage la sua decisione di far sfilare per la prima volta a Milano il costume da bagno indossato dalle donne di religione musulmana. Una novità che ha suscitato scalpore come l’ultima uscita del défilé, protagonista Federica Pellegrini in pantaloni, reggiseno e blouson total white.

Sul burkini indossato da una modella che le siede accanto nel backstage non si sbilancia. Ogni giudizio è rimandato alla passerella dove una bellezza occidentale si presenta in casacca, fuseaux e cappuccio. Raffaela D’Angelo ha pensato per ora di proporre un unico modello realizzato in morbido tessuto elasticizzato, idrorepellente e antibatterico, proposto in due nuances: tinta unita o a disegni che ricordano le piastrelle di splendidi palazzi arabi.

C’è l’arte della stampa lariana a trasformare il burkini in un pezzo di assoluto pregio.

Mix di ricami a cornelie e a crochet sia per i capi da mare che per quelli da party bordo piscina. Il fiore, motivo ricorrente in tutta la collezione, profuma di primavera: piccoli girasoli formano romantici bouquet con semplici margherite.

Anche per questa collezione la D’Angelo si è avvalsa della “speciale” collaborazione delle detenute ed ex detenute del carcere di San Vittore. «Donne - sottolinea la designer- che con la loro volontà e il loro impegno hanno contribuito ad ornare e decorare i capi più importanti».

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