Erba, a caccia di un lavoro. «Burocrazia peggio che in Sicilia»

Le storie delle persone al centro per l’impiego

Il lavoro difficile da trovare. Con una sensazione per chi, dal Sud, si è trasferito al Nord, come succedeva nei decenni passati, proprio nell’idea di trovare occupazione.

Senza riuscirci, almeno per il momento. Considerazione: al Nord la burocrazia sembra creare maggiori problemi. Ma la vittime del mondo del lavoro, che ora tentano di impiegare altrove la propria professionalità, provengono anche dal settore legato al pubblico. Anche per gli stranieri non è semplice. Come gli italiani, faticano nel ritrovare il mestiere perduto in questi anni di crisi.

Il filtro, ancora, è il Centro per l’Impiego - come si chiamano oggi gli uffici di collocamento - in questo caso di Erba. Dove si vivono situazione non dissimili da quelle di Como e Cantù. Chi cerca, soffre particolarmente la mancanza di un’occupazione. E ha l’impressione che la crisi sia ben lontana dall’essere finita. E così sarà finché non potrà trovare un nuovo impiego.

Giuseppe Cicerone, 35 anni, da un paio di mesi si è trasferito con moglie e figlio nell’Erbese. Prova a cercare un impiego nel settore dell’agricoltura. Anche se non riesce ad essere del tutto ottimista, come dichiara il suo sorriso. La voglia di lavorare non basta. «In Sicilia ero occupato nelle serre, coltivazione di ortaggi - dice - qui ancora non ho trovato. Non mi sembra facile la ricerca in un settore che si vorrebbe invece sempre interessato da chi è pronto a prestare la propria opera. Ma ho l’impressione che qui in Lombardia ci sia molta, troppa burocrazia. Al Sud basta mettersi al lavoro, che di solito si può trovare dopo aver chiesto. Qui non è così. Dirò di più: mi sembra che qui, almeno nel mio campo, ci sia ancora meno lavoro».

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