Home Connexion si avvia alla fine
Settanta lavoratori restano a casa

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Iniziata nel 1960, la storia della Home Connexion si avvia ora verso il triste epilogo della cessazione di attività, a meno che non avvenga un miracolo nel quale pochi credono. Il che significa che 70 persone, in buona parte non giovanissimi ma lontani dalla pensione, si troveranno senza lavoro.

L’azienda di via Leopardi si occupa di ingegnerizzare sistemi per tenda oltre a commercializzare e distribuire prodotti per l’arredo della finestra sul mercato mondiale, fondata nel 1960 come sede italiana del gruppo statunitense Stanley Works New Britain, che allora si occupava principalmente di prodotti di ferramenta.

Gli ultimi anni non sono stati semplici, e nel 2008 si ebbe una mobilitazione che coinvolse anche le amministrazioni locali per cercare di conservare i posti di lavoro. La proprietà, il gruppo Pacific international con sede in Olanda, decise di spostare la produzione in Cina e l’impianto riprese l’attività con una vocazione diversa, messa da parte quella produttiva restò infatti quella di logistica, con il trasferimento qui del magazzino nel quale vennero riassorbiti molti dipendenti. Attualmente, spiega Francesco Mercuri di Fiom Cgil, la Home Connexion arrivava da due anni di contratto di solidarietà e la prospettiva di chiedere un’ulteriore proroga. Ma le cose sono andate diversamente.

«L’attività – spiega – continuerà per 6-8 lavoratori, che porteranno a termine le attività previste nel piano concordatario. Piano verificato dal commissario giudiziale e che prevede il pagamento dei dipendenti nei due anni».

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