Il Ticino rivota sui frontalieri

A metà settembre la Svizzera torna alle urne per discutere di Ue

L’obiettivo? Aprire canali prioritari di accesso al lavoro per i ticinesi

Meno dirompente (almeno nei propositi) rispetto alla proposta originaria elaborata addirittura il 25 aprile di due anni fa, ma comunque molto insidioso per il futuro dei nostri lavoratori frontalieri.

Il referendum cantonale “Prima i nostri!” entra nella fase clou e in vista del voto popolare del prossimo 25 settembre. Cosa prevede “Prima i nostri!”, rivisto e corretto dal Gran Consiglio attraverso un controprogetto lo scorso 22 giugno? Anzitutto, seppur in versione “Euro compatibile”, un canale prioritario per i ticinesi sul mercato del lavoro. Tutto questo subordinato all’applicazione del voto popolare del 9 febbraio, ancora oggetto di contrasti, come detto, con Bruxelles. Per questo, l’Udc avrebbe voluto bypassare attraverso la versione originaria del referendum quanto statuito dal voto contro l’immigrazione di massa. Blitz fallito.

Articolo e approfondimento su La Provincia di martedì 30 agosto

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