Jobs Act, corsa ad assumere
«Io felice dopo tanta incertezza»

La pubblicazione dei decreti si è fatta attendere, ma tra i piccoli si è già partiti con i contratti a tempo indeterminato

La voglia di assumere c’è e nonostante il ritardo nella pubblicazione dei decreti del Jobs Act c’è chi sta assumendo. Soprattutto tra i piccoli, che stanno scegliendo sempre di più la strada del tempo indeterminato per i loro collaboratori migliori.

«Mi hanno assunto a tempo indeterminato, finalmente posso guardare più lontano». Manuel Farina è uno dei primi assunti sull’onda del Jobs Act e non nasconde la felicità.

Aspettando la pubblicazione dei decreti attuativi, il mondo delle imprese comunque scalpita. E arrivano le prime assunzioni, tra i piccoli soprattutto. Tutto questo mentre qualche timido più dalle statistiche Istat appare anche sul lavoro: il tasso di disoccupazione a gennaio è pari al 12,6% e ciò significa che dopo il calo di dicembre il primo mese del 2015 ha registrato una ulteriore diminuzione dello 0,1% punti percentuali.

Niente per cui montarsi la testa, ribadiscono imprenditori e sindacati. Ma si respira un po’ più di ossigeno anche su questo fronte.

Ad assumere Farina Daniele Borgolotto, artigiano nel settotermoidraulico ad Asso: «Sì, noi trasformiamo un contratto da tempo determinato ad indeterminato. Collaboriamo tutti, la nostra impresa è attiva dal ’91. La crisi? La mia fortuna è lavorare con i privati». Più puntuali nei pagamenti. Anche se il segreto è sempre lo stesso: «Puntiamo sulla qualità».

E spiega ancora Farina: «Ho 27 anni. Avevo già un contratto a tempo indeterminato, ma poi l’azienda in cui ero ha avuto i problemi che purtroppo avvengono di questi tempi». La sua attività professionale è iniziata dieci anni fa, il periodo più difficile quei 14 mesi senza certezze ora conclusi: «Auguro che possa accadere altrettanto ad altre persone che si trovano in difficoltà e magari hanno una famiglia da sostenere».

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