Marzorati Ronchetti fallita
A novembre l’udienza

Si quantificherà la cifra dovuta ai creditori. Ma nonostante tutto, c’è ancora speranza di poter continuare in altro modo

A fine novembre ci sarà l’udienza per l’esame del buco del fallimento della Marzorati Ronchetti: la cifra dovuta ai creditori. Un mese prima, ci sarà la chiusura per la presentazione delle domande da parte di chi vanta crediti nei confronti della sartoria del metallo di Cantù, dichiarata fallita lo scorso 3 agosto.

È l’anatomia procedurale avviata dalla presentazione di istanza di fallimento della stessa società al Tribunale di Como. L’avvio dell’ultimo capitolo non seppellisce tuttavia le speranze di ripartire con un altro nome e un’altra denominazione sociale. E, in questo senso, le prossime settimane potrebbero essere cruciali. Intanto, c’è una prima parola fine - almeno per la società a responsabilità limitata - per la storica sartoria del metallo fondata nel 1922, legata al mondo dell’arredo. A occuparsi del fallimento dell’azienda di via Spazzi sarà il giudice delegato Alessandro Petronzi. Il curatore nominato dal Tribunale è Luca Corvi, studio a Beregazzo con Figliaro. C’è già quindi l’autorizzazione accordata al dottor Corvi di procedere con l’inventario dei beni mobili.

L’udienza è fissata per il 30 novembre alle 9. Tutto finito? Così pare, anche se stava lavorando al salvataggio il socio di minoranza Stefano Ronchetti. Ma si attende di capire se qualcosa potrà rinascere, se si potrà insomma continuare in altro modo.

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